Mi risulta che per gestire una fattura ricevuta in reverse charge occorre emettere una autofattura da inviare allo SDI allegando l’autofattura al documento originale. Come è possibile allegare l’autofattura al documento originale visto che questo documento è portato automaticamente in conservazione dallo SDI al momento del ricevimento e quindi prima di inoltrarlo al destinatario? Sarebbe sufficiente indicare nell’autofattura, in modo descrittivo, i riferimenti del fornitore e del documento?
Le confermo che in caso di fatture in reverse charge resta valida la norma che prevede l’emissione di un’autofattura. Per armonizzare le regole con il nuovo obbligo di fatturazione elettronica, l’Agenzia delle Entrate consiglia di predisporre questo documento, allegandolo al file della fattura ricevuta, indicando i dati necessari per l’integrazione. Mi pare sia una soluzione molto simile a quella che lei prospetta.
Nell’autofattura, che va inviata al sistema di interscambio, l’identificativo IVA va inserito sia nel campo del cedente/prestatore che in quello del cessionario/committente.
L’Agenzia delle Entrare fornisce su questo un utile chiarimento con la circolare 13/2018, in base alla quale, in caso di reverse charge, la numerazione della fattura o qualsiasi altra integrazione della stessa possa essere effettuata secondo le modalità già ritenute idonee in precedenza
ossia, ad esempio, predisponendo un altro documento, da allegare al file della fattura in questione, contenente sia i dati necessari per l’integrazione sia gli estremi della stessa.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz