Chi percepisce l’APE volontaria dando le dimissioni chi avrà come sostituto d’imposta? Sarà necessario presentare il modello Unico, se presenti altri redditi (es. casa di abitazione)? Non essendoci imposte da pagare, oneri detraibili e deducibili (bonus ristrutturazione, spese mediche, donazioni…) perdono di significato?
Una volta date le dimissioni il sostituto d’imposta è l’INPS, al quale si presenta la domanda e che eroga il trattamento al beneficiario. In generale, l’istituto è il referente per tutti gli adempimenti del lavoratore che chiede l’APE Volontaria.
L’APE Volontario non è una forma di welfare ma un’anticipazione pensionistica, finanziata dal sistema bancario. Si tratta tecnicamente di un prestito, che di conseguenza non è soggetto a imposizione fiscale. Andrà poi restituito a rate (per 20 anni) quando si matura la pensione.
Diverso è il discorso per l’APE Social, che invece è un ammortizzatore sociale finanziato dal sistema pubblico e fiscalmente equiparato al lavoro dipendente.
In ogni caso, le somme percepite a titolo di APE Volontaria non concorrono a formare il reddito. E’ di conseguenza corretta la sua considerazione relativa all’inapplicabilità di sconti fiscali. Non producendo reddito tassabile, infatti, non sono applicabili le relative detrazioni (spese mediche ecc.).
Per quanto riguarda i crediti d’imposta pluriennali (es.: bonus ristrutturazioni) non ancora fruiti, così come gli incapienti si prefigura l’impossibilità di sfruttare il credito.
Ad ogni, possedendo altri redditi si continuerà però a presentare la dichiarazione: 730 o Modello Redditi, a seconda della tipologia di reddito percepito.
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Chiedi all'espertoRisposta di Barbara Weisz