Come proteggere le PMI dalla recessione

di Anna Fabi

20 Dicembre 2013 09:00

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Nessuna formula magica, solo decisioni intelligenti: ecco come si proteggono le PMI nell'economia odierna, 7 consigli pratici da applicare subito.

Le piccole e medie imprese che combattono per venire fuori dalla crisi economica, sono sempre alla ricerca di una strategia anti-recessione che protegga il loro business. L’unica strada è l’adozione di principi di business fondamentali in questi casi, quali la gestione attenta dei costi e la selezione di investimenti intelligenti. In realtà, l’imprenditore “saggio” può riuscire a far crescere la propria azienda anche nel contesto attuale: quando l’economia si riprenderà davvero, le imprese che oggi sono riuscite a ridefinire i processi interni pur tenendo sotto controllo la spesa si troveranno in ottima posizione per trarre vantaggio dalla ripresa. Di norma, le opportunità che si creano nei momenti di crisi possono aiutare a incrementare le proprie quote di mercato quando la recessione finisce.

Ridurre i costi:

Recessione o no, tagliare le spese e massimizzare i profitti è fondamentale. Dove iniziare? Dare un’occhiata a quattro aspetti dell’infrastruttura IT di un’azienda può portare a risparmi significativi.

  1. Salvaguardarsi dalle perdite. L’azienda si avvale di tecnologie business che utilizzano i dati di proprietà dell’impresa; immaginiamo il danno nel perdere tutti i dati clienti: il 70% delle piccole imprese che sperimenta una perdita significativa di dati chiude entro un anno (un costo che non ci si può permettere!). Ècco perchè è il momento di assicurarsi di disporre di un backup adeguato dei dati e di policy di protezione per sistemi, rete e dispositivi. Il Cloud ha aperto numerose opzioni per garantire la sicurezza dei dati senza preoccuparsi della vulnerabilità di perdite o malfunzionamenti dell’hardware.
  2. Green è green. Ci sono stati significativi avanzamenti nei dispositivi IT efficienti da un punto di vista energetico che possono offrire notevoli risparmi. Gestire computer e server in rete probabilmente costa in elettricità tanto quanto l’intera illuminazione dell’ufficio. Nel momento in cui si sostituiscono le macchine, è importante cercare sistemi efficienti. Poche modifiche al parco macchine possono ridurre in modo significativo i costi operativi.
  3. Consolidare. La tecnologia di virtualizzazione può ridurre la quantità di hardware utilizzata e offrire addirittura migliori performance, rendere la rete più efficiente e ridurre i costi. E questi risparmi sono indipendenti dagli ulteriori tagli alle spese garantiti da minori consumi energetici per alimentazione e raffreddamento garantiti da un numero inferiore di server e storage array.
  4. Considerare il TCO. Il Total Cost of Ownership è stato un mantra per molti anni, ma la realtà è che i costi dei dispositivi IT non si limitano all’hardware. Infatti, per ogni Euro speso sull’hardware, le aziende pagano €4 per gestione e manutenzione. Come risolvere questo problema? Rivolgersi a offerte software-as-a-service (SaaS) o servizi Web-based per mantenere una gestione ottimale e ridurre i problemi. Inoltre, si paga solo ciò che si utilizza, invece di spendere in licenze pluriennali, riducendo così il TCO dei dispositivi IT. Infine, le aziende tendono a tenere gli stessi sistemi per più tempo, ma prolungare questo comportamento per troppo tempo può essere controproducente. Collaborare con il vendor può aiutare a pianificare la gestione del ciclo di vita delle macchine.

Investimenti intelligenti sono sempre validi

Anche se focalizzati sulla riduzione dei costi, è importante ricordare che oggi è il momento ideale per effettuare investimenti mirati per il futuro. Ecco tre considerazioni:

1. Massimizzare il cash flow.La tecnologia è necessaria, più che mai – infatti gli investimenti in IT consentono di automatizzare e rendere l’azienda più efficiente. Nonostante l’economia e le condizioni del credito vi sono svariate interessanti opzioni di leasing e finanziarie.
2. Investire nella tecnologia giusta. I dipendenti sono più mobili che mai, è possibile trarre vantaggio da questo e fornire loro laptop, o anche netbook, offrendo massima flessibilità e garantendo all’azienda produttività. Se non è possibile acquistare nuovi computer, piccoli investimenti in aggiornamenti possono aumentare le prestazioni. Per esempio, aggiungere da 1G a 4G di memoria per €30 può aumentare le performance del 25%. E i dischi esterni sono oggi molto convenienti: non solo aumentano lo spazio di storage ma salvaguardano da perdite di dati.
3. Siete amanti dell’IT, NON degli esperti. Considerando quanto l’impresa sia dipendente dalla tecnologia è importante pianificare per evitare problemi e disporre del supporto necessario. Anche i servizi gestiti sono da considerare, possono ridurre il downtime fino al 49% e vengono offerti a prezzi realmente abbordabili.

Non ci sono protezioni magiche dall’attuale recessione, ma ci sono scelte intelligenti da fare per differenziarsi dalla concorrenza. Una valida strategia IT può contribuire alla riduzione dei costi oggi e a realizzare un’infrastruttura IT solida per il futuro.