La Delega Fiscale è stata approvata in via definitiva dal Parlamento: il Governo ha ora 12 mesi per adottare decreti legislativi in attuazione delle revisioni previste: riforma dell’IVA e del Catasto, riordino delle detrazioni fiscali, IRES e nuova IRI, evasione fiscale, semplificazioni, contenzioso e sanzioni e tanto altro ancora. Secondo l’Agenda Renzi, all’avvio dei lavori sulla riforma del Fisco è previsto entro maggio.
Riforma Catasto
Articolo 2. Cambia il modo di stabilire la rendita catastale degli immobili prendendo a riferimento il valore normale, approssimato a quello medio ordinario, espresso dal mercato nel triennio precedente all’entrata in vigore del decreto legislativo (da emanarsi nei prossimi 12 mesi). Cambiano poi i paramentri (non più numero di vani ma metri quadri) e si tiene maggiormente conto delle caratteristiche edilizie dell’immobile e della sua ubicazione, valorizzando le differenze tra comuni (con adeguamento periodico ai valori di mercato).
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IVA
Si prepara l’attesa revisione delle aliquote IVA, per cui presumibilmente cambieranno prodotti e prestazioni assoggettati alle diverse aliquote (22, 10 e 4%), che potranno essere rimodulate.
IRI
Articolo 11. Si introduce una nuova imposta sul reddito dell’imprenditore, con aliquota allineata a quella IRES (imposta sul reddito d’impresa), deducendo le somme eventualmente prelevate (che concorrono al suo reddito IRPEF). La ratio è privilegiare i redditi d’impresa e gli utili reinvestiti, che pagherebbero un’aliquota equiparata all’IRES (27,5%), separandoli più nettamente da quelli IRPEF. Previsti regimi semplificati per piccole imprese e startup. Sancita l’esclusione IRAP per professionisti e piccoli imprenditori.
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Reddito d’impresa
Sulla tassazione del reddito d’impresa, sono previsti nuovi meccanismi per rendere la disciplina dei bilanci più conforme agli standard internazionali: criteri precisi per stabilire il momento del realizzo delle perdite sui crediti, novità sul Fisco per le operazioni transfrontaliere (riguarda anche le controllate estere), nuova disciplina delle società di comodo, paletto sui beni assegnati a soci e familiari.
Altre norme
Nuove regole anti-evasione fiscale: potenziando l’utilizzo di sistemi informatici e scambio di informazioni fra amministrazioni e Fisco; semplificando le procedure per una maggiore compliance, potenziando la trasparenza. Per il monitoraggio dell’evasione verrà istitutita apposita commissione ministeriale. Per l’emersione, nuove norme di contrasto d’interesse fra contribuenti (agevolazioni su scontini e via dicendo). I proventi così ottenuti andranno al Fondo per la riduzione strutturale della pressione fiscale (ridurre le tasse di famiglie e imprese). In arrivo anche: riordino delle detrazioni IRPEF (per evitare tagli lineari), norme più severe contro l’abuso del diritto in materia tributaria; tutoraggio e semplificazione fiscali, revisione delle sanzioni (pene da 6 mesi a 6 anni) e del contenzioso tributario (puntando sulla conciliazione).
Il programma Padoan
La palla passa al Governo che nei prossimi 12 mesi dovrà emettere i decreti legislativi in base alle disposizioni generali previste dalla Legge Delega. Al suo debutto alla Camera, il Ministro Padoan ha assicurato l’impegno dell’esecutivo a «conferire stabilità e certezza al sistema fiscale in questo periodo di ripresa debole». Lo strumento, insiste Padoan, «farà parte integrante di una strategia basata sulla creazione di posti di lavoro e incentrata sull’attivata di investimento delle imprese». Dunque, Riforma Fiscale come leva per la crescita e la competitivtà delle imprese e del mercato del lavoro. Il concetto di base è che «il sistema tributario può e deve essere modificato in modo da favorire la crescita, quindi non solo garantendo certezza ma possibilmente eliminando costi di gestione e costi di fare impresa o di fare attività economica in senso più lato» (quindi aumentare la certezza del diritto e diminuire i costi di compliance fiscale). Infine, «assicurare maggiore equità nella determinazione delle basi imponibili catastali» e puntare sulla lotta all’evasione, che porta «benefici permanenti al modo in cui un’economia si sviluppa in modo stabile».
Come noto si attendono anche misure per tagliare il cuneo fiscale di almeno 10 miliardi e non si escludono rimodulazioni delle tasse sulle rendite finanziarie, pur senza toccare i titoli di Stato.