I proprietari di prima casa si stanno preparando al versamento della Mini-IMU, in scadenza il 24 gennaio: se la regola generale è abbastanza chiara (nonostante il caos normativo degli ultimi mesi sulla tassazione sugli immobili), ci sono dettagli che è utile sottolineare per non incorrere in errori.
Prime case
Per prima cosa bisogna verificare la delibera del proprio Comune: pagano il conguaglio IMU di gennaio solo i proprietari di abitazioni principali localizzati in quelli che applicano un’aliquota 2013 (deliberata ex novo oconfermata dal 2012) superiore allo 0,4%. In tutto, sono circa 2.400.
Altri immobili
La Mini IMU non riguarda solo le prime case (diverse da quelle delle categorie A1, A8 e A9 che hanno invece pagato direttamente l’acconto e il saldo entro dicembre). Alla cassa sono chiamati anch i proprietari di altri immobili per i quali è stato eliminato il saldo IMU di dicembre dal DL1033/2013:
- unità immobiliari di cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze;
- casa coniugale assegnata al coniuge a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
- immobile posseduto e non concesso in locazione, appartenente a personale in servizio permanente di forze armate, di polizia (civili e militari) e Vigili del Fuoco;
- terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.
Casi particolari
Il conguaglio è dovuto anche sulle pertinenze della prima casa (al massimo tre), e sulle case “assimilate” all’abitazione principale – per legge o dal regolamento comunale (es.: abitazioni non locate di anziani o disabili ricoverati e residenti in case di cura; immobili dati in comodato d’uso ai parenti). Sono invece esenti dalla Mini IMU i fabbricati rurali ad uso strumentale (articolo 9, comma 3-bis, Dl 557/93), poichè i Comuni non potevano alzare l’aliquota rispetto allo 0,2% standard.
Detrazioni
Per quanto riguarda i calcoli, ricordarsi sempre di comprendere le detrazioni (200 euro + 50 per ogni figlio fino a 26 anni), sia nel calcolare l’IMU in base all’aliquota comunale sia nel valore riferito all’applicazione teorica dell’aliquota dello 0,4%. Quindi: si prende l’imponibile l’IMU, si applica l’aliquota comunale e si sottrae la detrazione prevista. Poi, sempre partendo dallo stesso imponibile si applica lo 0,4% e la detrazione. Infine, si effettua la sottrazione. Soglia di esenzione al a 12 euro: se una volta effettuato il calcolo la cifra da versare è inferiore, non è dovuto alcun conguaglio. Anche qui, però, prima di avere la certezza di non dover pagare bisogna verificare cosa prevede la delibera comunale: la soglia è una regola statale ma ogni ente in delibera può prevedere regole diverse.
F24
Attenzione alla compilazione del Modello F24: nella casella “anno di riferimento” va barrato il 2013. Va barrata solo la casella “saldo”. Il codice tributo è 3912 per la prima casa, 3914 per i terreni agricoli. Il codice da indicare nella casella “rateazione” è 0101. Infine, nella casella numero immobili, vanno indicate anche le pertinenze (che possono essere al massimo tre).