Il Grande Fratello del Fisco è operativo dal 31 ottobre, gettando uno sguardo su tutti i movimenti 2011 degli Italiani: è il D-day dell’Anagrafe dei Conti Correnti. Banche e intermediari finanziari hanno terminato la comunicazione al Fisco dei dati sui clienti: saldo di inizio e fine anno su conto corrente o deposito, totale spese effettuate con carte di credito, controvalore investimenti del conto titoli, dati su prodotti di gestione del risparmio, polizze di assicurazione. Tutto negli archivi dell’amministrazione finanziaria attraverso il SID, sistema d’interscambio dati sensibili nel rispetto della riservatezzae protezione dei dati.
Calendario
Il 31 ottobre segna dunque la definitiva entrata in funzione della nuova Anagrafe Tributaria. Come da calendario nel Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 25 marzo 2013, in attuazione del Salva Italia (Dl 201/2011, articolo 11, commi 2 e 3), il 31 ottobre 2013 si è conclusa la trasmissione dati 2011.Per i movimenti 2012 la scadenza per la trasmissione è il 31 marzo 2014. Poi l’Anagrafe Tributaria entrerà a a pieno regime: ogni anno entro il 20 aprile conoscerà i dati dell’anno precedente.
Controlli
Ricordiamo che i soggetti tenuti alla trasmissione dati sono indicati all’art 7, comma 6, del Dpr 605/1973: banche, Poste Italiane, intermediari e operatori finanziari, SGR, imprese di investimento, organismi di investimento collettivo del risparmio. Le informazioni finanziarie da segnalare sono elencate nel provvedimento delle Entrate di cui sopra. Sono esclusi alcuni servizi e prodotti finanziari, come fondi pensione e finanziamenti.
Vale la pena di ricordare che l’Anagrafe Tributaria esisteva già e conosceva già una serie di informazioni, anche relative ai conti correnti (ad esempio, a chi sono intestati). La novità riguarda gli importi: con le nuove norme il Fisco non solo è in grado di abbinare il contribuente al conto e agli altri rapporti finanziari, ma anche di sapere quanti soldi ha movimentato nel corso dell’anno. A cosa servono questi dati? L’Agenzia delle Entrate può utilizzarli – anche ai fini del Redditometro – per individuare i contribuenti a maggior rischio di evasione fiscale da sottoporre a controllo sulla base delle informazioni in Anagrafe Tributaria, predisponendo appositi elenchi di soggetti sui quali concentrare eventuali accertamenti.