Ultimi giorni per pagare il saldo IVA: per il 2013 il 16 marzo è sabato, quindi la scadenza è posticipata a lunedì 18 marzo (leggi di più).
Il versamento è obbligatorio – per importi superiori a 10 euro e utilizzando sempre il modello F24 – per i soggetti IVA che presentano la Dichiarazione annuale, in forma autonoma o in UNICO. In questo secondo caso possono versare l’IVA contestualmente alle altre imposte sui redditi, con una maggiorazione (0,4%) per ogni mese di ritardo.
=>Modelli e Guida per le Dichiarazioni IVA 2013
Le opzioni variano in base a come si presenta la Dichiarazione annuale:
Dichiarazione IVA in UNICO 2013
- saldo entro il 18 marzo in un’unica soluzione,
- saldo entro il 17 giugno (scadenza UNICO) pagando lo 0,4% in più per ognuno dei tre mesi di ritardo quindi +1,2%).
- prima rata entro il 18 marzo e le altre (di pari imposto) entro il 16 di ogni mese entro novembre, maggiorate ogni volta di uno 0,33% in più.
- prima rata entro il 17 giugno e maggiorazione 0,4% per ogni mese successivo al 16 marzo, più ulteriore maggiorazione 0,33% per ogni rata successiva alla prima.
Dichiarazione IVA in forma autonoma
- saldo entro il 18 marzo in un’unica soluzione,
- a rate con maggiorando 0,33% sull’importo di ogni rata successiva alla prima.
Come si paga
Il saldo Iva si paga con il modello F24, esclusivamente in modalità telematica, segnando:
- codice tributo “6099” per IVA annuale saldo,
- codice tributo “1668” per gli interessi rateali,
- codice rate: se si scelgono nove rate “0109” per la prima rata di nove, se si sceglie il versamento in un’unica soluzione il codice è “0101“.
- anno di riferimento: 2012.
- importo: se in unica soluzione entro il 18 marzo arrotondato all’euro, negli altri casi indicato al centesimo.
- importo credito disponibile eventualmente utilizzato in compensazione.
=> Compensazione IVA in F24, le regole
Sanzioni
La sanzione amministrativa è del 30% in caso di versamento mancato o troppo basso. Sono previste sanzioni penali (con la reclusione da sei mesi a due anni) nel caso in cui l’evasione superi i 50mila euro per ciascun periodo d’imposta e si protrae fino al 27 dicembre dell’anno successivo al periodo d’imposta di riferimento.