IVA per cassa in vigore: come esercitarla da subito

di Barbara Weisz

3 Dicembre 2012 15:20

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Per scegliere l'opzione dell'IVA per cassa non basta inserire la necessaria dicitura nelle fatture emesse a dicembre 2012: ecco tutte le procedure da eseguire in contabilità.

Sono in vigore le nuove regole sull‘IVA per cassa per imprese e professionisti, per posticipare il pagamento dell’imposta al momento in cui si incassa la fattura ma applicando il regime a tutta la contabilità aziendale e non più sulle singole operazioni.

=>Scarica la guida alla  nuova IVA per cassa

I cambiamenti sono notevoli soprattutto per le PMI in contabilità semplificata, dovendo tenere conto delle date di pagamento e non più di quelle di emissione fattura, prevedendo adeguati sistemi di monitoraggio sul momento di effettuazione di incassi e versamenti.

Come esercitare subito l’opzione

Possono scegliere il nuovo sistema di cash accounting tutti i soggetti economici che fatturano fino a 2 milioni di euro all’anno (concorrono tutte le operazioni effettuate nel corso dell’anno, anche quelle escluse dall’Iva per cassa): riferimento normativo, articolo 20 del Dpr 633/1972.

=>Leggi i requisiti per applicare l’IVA per cassa

Al differimento dell’Iva corrisponde anche un differimento della detrazione, che a sua volta sorge al momento del pagamento.

Il nuovo cash accounting è un’opzione (non un obbligo) da comunicare con la prima dichiarazione successiva al periodo in cui si è scelto di esercitarla, attraverso il cosiddetto “comportamento concludente“:  le imprese che intendono avvalersi della nuova IVA per cassa dal primo dicembre 2012, scriveranno sulle fatture emesse in dicembre la dicitura necessaria (operazione con IVA per cassa ai sensi dell’articolo 32-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83), esprimendo in questo modo il comportamento concludente.

=> Ecco le istruzioni per esercitare l’opzione

Una volta esercitata, l’opzione dura automaticamente per tre anni a meno di superamento del limite di fatturato: se si supera questo limite, il regime non si può più applicare dal mese o dal trimestre successivo.
Se si esce dal regime dell’IVA per cassa bisogna saldare le operazioni sospese nel periodo in cui era invece applicato il nuovo cash accounting: tecnicamente, si torna al regime ordinario a partire dal mese successivo a quello dello sforamento.

Chi sceglie l’IVA per cassa dal primo dicembre 2012 deve ricordarsi di frazionare il periodo: i primi due terzi del trimestre saranno in regime ordinario, un terzo sarà invece con l’IVA per cassa.

=> Ecco come si gestiscono le fatture con la nuova Iva per cassa

Operazioni escluse

Ci sono una serie di operazioni escluse dalla possibilità di applicare il regime speciale. Per le operazioni attive, sono esclusi i regimi speciali di determinazione dell’IVA, per quelle passive sono esclusi gli acquisti con il metodo dell’inversione contabile, quelli intracomunitari di beni, le importazioni di beni, le estrazioni di beni dai depositi IVA.

IVA

Ricordiamo che con il nuovo regime l’IVA diventa esigibile o al momento del pagamento oppure decorso un anno dall’effettuazione dell’operazione (da determinare in base all’articolo 6 del Dpr 633/1972).

Stesso discorso per il diritto alla detrazione: dal momento del pagamento o dopo un anno dal momento in cui l’imposta diventa esigibile, alle condizioni previste in quel momento. Può essere esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa al secondo anno successivo a quello in cui il diritto alla detrazione è sorto.