La metà dei Comuni capoluogo ha portato le aliquote IMU 2012 per le imprese al livello massimo (1,06%) ma in alcune città sono previste agevolazioni per start up, sconti per negozi e laboratori artigiani e riduzioni d’imposta per le aziende che assumono.
Vediamo caso per caso quali sono le aliquote IMU 2012 definitive per le imprese italiane a poche ore dalla chiusura temporale per deliberare. Per quanto riguarda le grandi città il quadro è ormai abbastanza preciso: => Consulta lo Speciale IMU
Aliquote IMU 2012 per imprese
Grandi città. L’IMU sulle abitazioni non prima casa è salita all’1,06% a Milano, Roma, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Catania, Venezia, Verona, Messina, Brescia, Taranto e Parma. Fanno eccezione:
- Prato: aliquota 0,76%, invariata rispetto a quella standard ma senza ulteriori sconti per le imprese. Allo 0,2% l’aliquota sugli immobili rurali strumentali.
- Trieste: aliquota 0,97% ma con agevolazioni per piccole imprese artigiane e del commercio: 0,845% per negozi (categoria catastale C1) e laboratori (C3) gestiti dal proprietario.
- Padova: l’aliquota 1,02% e senza ulteriori agevolazioni (leggi i dettagli della delibera e il rischio stangata per le PMI della provincia).
Agevolazioni per PMI
- Roma: 0,76% per negozi e botteghe (C1), laboratori (C3), autorimesse pubbliche (D8), sempre che gli immobili siano utilizzati dal proprietario e non producano reddito fondiario. I proprietari devono poi, entro il 30 marzo 2013 (dopo aver pagato l’IMU), presentare una dichiarazione che attesti il possesso dei requisti richiesti, utilizzando un modello predisposto dall’amministrazione. Aliquota allo 0,76% anche per teatri e cinema del centro e monosale di periferia (queste ultime individuate con apposita delibera), immobili delle ONLUS. Per i fabbricati rurali l’aliquota è allo 0,1%.
- Milano: 0,87% per negozi e botteghe (C1) e laboratori (C3), utilizzati per l’attività d’impresa, anche se affittati. Sconto allo 0,76% per le start up (costituite dopo il primo luglio 2010 e in posizione di regolarità fiscale), anche nel caso di immobili affittati. L’aliquota per gli immobili rurali resta allo 0,2%.
- Venezia: 0,76% per immobili ad uso produttivo delle imprese che non hanno licenziato negli ultimi due anni e assumono a tempo indeterminato uno o più lavoratori disoccupati che abbiano più di 50 anni o meno di 30 anni. Immobili rurali allo 0,2%.
- Bologna: 0,76% per microimprese e cinema del centro. Negozi e laboratori (C1 e C3) usati direttamente dal titolare pagano lo 0,94%. Gli altri immobili strumentali ad attività di impresa, sempre se sono utilizzati direttamente dal titolare, hanno un’aliquota dello 0,96%. Gli immobili rurali restano allo 0,2%.
- Firenze: 1,04%, per negozi e laboratori utilizzati dal proprietario. Immobili rurali allo 0,2%.
- Genova: 0,96% per negozi e laboratori artigiani (leggi i dettagli sulla delibera Imu di Genova).
- Bari: 0,76% per i laboratori artigiani (C3) e per gli opifici (D1), usati direttamente dal titolare. Aliquota ridotta allo 0,38% per gli immobili invenduti. Sconto allo 0,1% per gli immobili rurali strumentali.
- Verona: 0,76% per negozi e laboratori (C1 e C3) utilizzati dal proprietario, teatri e cinema. Aliquota allo 0,86% per uffici (A10), opifici (D1), fabbricati commerciali (D8) usati dal proprietario. Sconto allo 0,38% per negozi e laboratori situati in zone chiuse al traffico per lavori pubblici. Aliquota immobili rurali allo 0,1%.
IMU imprese: casi particolari
- 0,76%: Aosta, Belluno, Bolzano, Brindisi, Crotone, Gorizia, La Spezia, L’aquila, Matera, Pordenone, Ragusa.
- 0,96%: Biella, Cagliari, Catanzaro, Como, Ascoli Piceno, Lecco, Livorno, Mantova, Piacenza, Pistoia, Reggio Emilia, Terni, Verbania.
- 0,99%: Arezzo, con agevolazioni per pensioni e alberghi (D2), che pagano lo 0,87%.
- 0,9%: Asti e Vercelli, che prevede 0,66% per fabbricati utilizzati da artigiani iscritti alla Camera di Commercio (anche in affitto) e per i negozi che vendono o somministrano cibi e bevande e hanno una superficie massima di 250 mq, 0,7% per fabbricati industriali o commerciali sempre fino a 250 mq. C’è però l’aliquota massima, all’1,06% per gli immobili commerciali sopra i 250 mq.
Altre città
- Cremona, 0,93% con sconti a 0,91 per negozi e uffici e a 0,81 per botteghe storiche.
- Treviso, Varese: 0,83%.
- Enna, Nuoro, Oristano e Udine: 0,86%
- Ferrara e Massa: 0,9%.
- Forlì, Pavia, Sondrio, Vicenza: 0,98%.
- Imperia e Lodi: 0,97%.
- Benevento e Monza: 1%.
Infine, in ordine crescente di aliquota: Trento (0,783%), Sassari (0,8%), Cuneo (0,81%), Grosseto (0,86%), Viterbo (0,92%), Avellino (0,95%), Rimini (0,99%), Vibo Valentia (1,02%), Cosenza (1,04%).