La lotta all’evasione fiscale è uno degli obiettivi centrali del governo Monti, uno strumento dal quale spera di reperire sufficienti risorse per non mancare l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013.
Così l’Agenzia ha a propria disposizione diversi strumenti, tra i quali le liste di contribuenti “sospetti” di evasione fiscale, sia persone fisiche che società. Si tratta di 14 “black list” alle quali l’amministrazione può attingere per selezionare potenziali evasori sui quali far partire le proprie indagini. Vediamo le liste nel dettaglio.
Redditometro
Il nuovo redditometro è tra gli strumenti in mano all’Agenzia delle Entrate forse tra i più temuti dai contribuenti, ma ancora non operativo perché manca il software applicativo. Una volta partito consentirà al Fisco di ottenere informazioni sul tenore di vita e quindi sul reddito presunto dei contribuenti. I controlli partiranno in maniera automatica nel caso in cui venga rilevato uno scostamento del 20% tra il reddito ricalcolato dal Fisco e quello dichiarato.
Spesometro
Temutissimo anche lo spesometro, che consente al Fisco di ricostruire le proprie spese effettuate grazie alle comunicazioni sulle operazioni attive e passive per le quali è obbligatoria l’emissione di fattura, effettuate da imprese e professionisti.
Transazioni finanziarie
Allo stesso modo anche gli operatori finanziari ora, dal 1° gennaio 2012, sono obbligati ad inviare informazioni sui contribuenti utili per i controlli fiscali. In realtà per l’entrata in vigore definitiva di questa norma è necessario che venga emanato uno specifico decreto che ne definisca criteri e modalità.
Studi di settore
Altro strumento fondamentale per il Fisco sono gli studi di settore. In base alla comparazione tra quanto ricostruito attraverso gli studi di settore e il reddito dichiarato, il Fisco può far scattare i controlli.
Scontrini
Nuova anche la lista, introdotta dal recente Dl 16 del 2012, che comprende i commercianti che non emettano scontrino fiscale, ripetutamente segnalati, anche in forma non anonima.
Agevolazioni fiscali
Particolare attenzione viene posta dal Fisco anche nel caso in cui si sia beneficiato di agevolazioni fiscali sia nel caso in cui si sia goduto di detrazioni fiscali che nel caso di aziende che emettono fatture per i lavori oggetto dell’agevolazione. Una verifica incrociata che parte dalla ritenuta sui compensi pari al 10 % introdotta nel 2010.
Beni di società
Le società devono prestare attenzione, perché con il Dl 138 del 2011 si sono intensificati i controlli sulle intestazioni fittizie dei beni alle società. In merito ricordiamo che è fissata al 2 aprile la scadenza entro la quale le società devono comunicare al Fisco i dati sui beni concessi nel 2011.
Paradisi fiscali
Alcuni Paesi, ritenuti paradisi fiscali, sono stati inseriti dal Fisco in una speciale Black list. Le aziende che hanno contatti con questi Paesi a fiscalità agevolata, con l’obiettivo di risparmiare sulle imposte possono essere sottoposte a controlli, nel caso in cui le operazioni economiche superino l’ammontare dei 500 euro.
Operazioni UE
Anche le operazioni comunitarie, come cessioni di beni e prestazioni di servizi possono essere utilizzate dal Fisco per creare liste selettive di contribuenti da sottoporre a controlli.
Liste T
I contribuenti per i quali le analisi degli incrementi patrimoniali baste sugli atti registrati degli ultimi anni mostrino scostamenti di reddito di almeno il 25% rispetto a quello dichiarato vengono inseriti in speciali liste, per i controlli fiscali da parte delle Autorità.
Auto di lusso
Anche il Pra invia comunicazioni utili ai fini fiscali all’Agenzia, ogni qual volta qualcuno acquista o immatricola auto di potenza uguale o superiore ai 21 cavalli fiscali. I controlli scattano se il reddito ricostruito relativo all’anno di immatricolazione e a quello precedente supera del 25% quello reddito dichiarato.
Lista integrativa
Vi rientrano i contribuenti colpevoli di essere in possesso di cavalli da corsa, immobili, auto o motocicli di grossa cilindrata, imbarcazioni da diporto e uso di beni di lusso in leasing non dichiarati ma segnalati dai questionari inviati ai terzi o ad operazioni di controllo del territorio.
Residenze estere
Una speciale lista viene compilata dall’Agenzia per verificare chi cambia la propria residenza per iscriversi all’Aire (anagrafe italiani residenti all’estero), passaggio spesso legato allo scudo fiscale per far rientrare importi dall’estero.