I contribuenti che hanno ricevuto il modello 730 precompilato e utilizzano detrazioni per spese mediche, nel caso in cui trasmettano autonomamente la dichiarazione utilizzando i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, devono conservare scontrini e documentazione. Chi invece presenta il modello 730 precompilato attraverso CAF o professionisti, dovrà presentare la documentazione comprovante le detrazioni: l’intermediario deve apporre visto di conformità, con tutte le responsabilità che questo comporta e, di conseguenza, il contribuente dovrà dimostrare la veridicità delle detrazioni.
=> Modello 730 precompilato: breve vademecum
Detrazioni automatiche nel 730/2016
Dall’anno prossimo la situazione cambierà nuovamente, perché anche le spese mediche saranno inserite direttamente dall’amministrazione finanziaria nel modello 730 precompilato, come avviene quest’anno per altre tipologie di detrazioni (mutuo, contributi previdenziali, assicurazioni).
Come integrare il Modello 730/2015
Ma per questo 2015 le spese mediche, con le relative detrazioni, vanno inserite dal contribuente, che deve quindi modificare la dichiarazione. L’adempimento riguarda numerosi contribuenti: nel 2014 il rimborso spese sanitarie è stato chiesto da circa 15 milioni di persone.
=> Modello 730 precompilato 2015: stime su rimborso spese sanitarie
Le spese vanno inserite nel quadro E del modello 730. Per chi presenta il 730 fai-da-te, è disponibile una modalità facilitata destinata alla compilazione delle spese di più frequente utilizzo, fra cui ci sono quelle sanitarie: le voci sono state raggruppate in modo da rendere la compilazione più veloce ed intuitiva. È comunque possibile passare alla modalità di compilazione standard in ogni momento e tutti i dati già eventualmente inseriti con la modalità semplificata vengono comunque salvati. Per passare alla modalità standard, basta cliccare su “inserimento di tutte le spese del Quadro E“.
=> Modello 730 precompilato fai da te: il rimborso delle spese mediche
Spese sanitarie da detrarre
Come noto, la detrazione per le spese sanitarie è pari al 19% sulla parte che supera i 129,11 euro. Vediamo con precisione quali sono le spese sanitarie per le quali è possibile chiedere la detrazione:
- prestazioni chirurgiche;
- analisi, indagini radioscopiche, ricerche e applicazioni;
- prestazioni specialistiche;
- acquisto o affitto di protesi sanitarie;
- prestazioni rese da un medico generico (comprese le prestazioni rese per visite e cure di medicina omeopatica);
- ricoveri collegati a una operazione chirurgica o a degenze. In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero, la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere separatamente indicate nella documentazione rilasciata dall’Istituto;
- acquisto di medicinali;
- spese relative all’acquisto o all’affitto di dispositivi medici (ad esempio apparecchio per aerosol o misurazione della pressione sanguigna) purché dallo scontrino o dalla fattura risulti il soggetto che sostiene la spesa e la descrizione del dispositivo medico che deve essere contrassegnato dalla marcatura CE (circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 20/E del 13/05/2011);
- spese relative al trapianto di organi;
- importi dei ticket pagati, se le spese sopraelencate sono state sostenute nell’ambito del Servizio sanitario nazionale;
- assistenza infermieristica e riabilitativa;
- prestazioni rese da personale in possesso della qualifica professionale di addetto all’assistenza di base o di operatore tecnico assistenziale esclusivamente dedicato all’assistenza diretta della persona;
- prestazioni rese da personale di coordinamento delle attività assistenziali di nucleo;
- prestazioni rese da personale con la qualifica di educatore professionale;
- prestazioni rese da personale qualificato addetto ad attività di animazione e/o di terapia occupazionale.
=> Modello UNICO: gli oneri detraibili
Documentazione
Per avere diritto alla detrazione, bisogna conservare il documento che certifica la spesa (fattura, scontrino, parcella). Ci sono alcuni casi in cui la documentazione deve avere caratteristiche particolari. Per l’acquisto di farmaci, bisogna avere il cosiddetto “scontrino parlante“, che contiene natura e quantità dei medicinali acquistati, codice alfanumerico posto sulla confezione di ogni medicinale, codice fiscale del destinatario dei medicinali.
Per le protesi che non rientrano tra i dispositivi medici, oltre alle relative fatture, ricevute o quietanze, bisogna avere la prescrizione del medico curante, a meno che non si tratti di attività svolte da esercenti arti ausiliarie della professione sanitaria abilitati a intrattenere rapporti diretti con il paziente.
In questo caso, se la fattura, ricevuta o quietanza non è rilasciata direttamente dall’esercente l’arte ausiliaria, quest’ultimo attesterà sul documento di spesa di aver eseguito la prestazione. La prescrizione medica può essere sostituita da un’autocertificazione. P
er i sussidi tecnici e informatici, oltre alle relative fatture, ricevute o quietanze, è necessaria anche una certificazione del medico curante. Le stesse regole valgono anche per le spese mediche sostenute all’estero. Non sono detraibili le spese per il trasferimento e il soggiorno all’estero.