Fra le tante novità per le partite IVA di questo 2015, c’è anche la possibilità di registrarsi al MOSS (mini one stop shop), lo sportello unico all’interno dei servizi fiscali online dell’Agenzia delle Entrate che semplifica gli adempimenti per il versamento dell’imposta sul valore aggiunto all’interno dell’UE, in particolare per le imprese che effettuano e-commerce, commercio elettronico. In pratica, per le operazioni B2C, quindi verso i consumatori che non sono soggetti passivi IVA, l’impresa non deve più necessariamente registrarsi presso ogni stato europeo di consumo (in cui effettua vendite), ma effettua un unico adempimento, attraverso il portale web, e le informazioni vengono poi automaticamente trasmesse a tutti gli altri Paesi. Attenzione: questo vale solo per i settori telecomunicazione, teleradiodiffusione ed elettronici. Si tratta del recepimento della Direttiva europea 2008/8/CE, sperimentato nel corso del 2014 e che, dallo socrso 1 gennaio, è pienamente operativo.
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La scelta di aderire al MOSS è facoltativa. Possono effettuarla sia le imprese che hanno sede in Europa sia quelle che si trovano fuori dall’Unione Europea. La norma offre una possibilità di semplificare gli adempimenti IVA in seguito all’entrata in vigore delle nuove disposizoni europee sull’IVA realtive al luogo della prestazione. Come è noto, queste norme prevedono che in caso di operazioni B2B (fra due soggetti passivi IVA), l’imposta vada versato nel Paese del committente, mentre se la transazione è B2C, quindi verso un soggetto non passivo IVA, (per esempio, l’acquisto di un prodotto online), la tassa si paga nel Paese del consumatore. Visto che l’e-commerce abbatte le frontiere, le imprese devono di fatto registrarsi in ogni Paese in cui vendono prodotti o servizi ai consumatori. Ebbene, i servizi fiscali online stanno al passo e il MOSS consente la registrazione in un solo Paese, nel caso specifico l’Italia, e la trasmissione delle fatture e di tutti i dati necessari per gli adempimenti un’unica volta. Il sistema, successivamente, invia dati, dichiarazione e imposta versata allo Stato membro a cui spetta, in modo affidabile e sicuro.
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Per quanto riguarda la scelta del Paese di identificazione, le regole cambiano a seconda che si applichi il regime UE, oppure quello extra UE, quindi in pratica a seconda che l’impresa abbia o non abbia la sede in Italia o in un altro Paese europeo. Di fatto, le imprese che hanno la sede oppure una stabile organizzazione all’interno dell’Unione Europea devono necessariamente registrarsi nel relativo Paese (quindi un’azienda italiana o estera ma con stabile organizzazione in Italia, si registra in Italia). Le imprese extra europee che sono prive di stabile organizzazione possono scegliere liberamente in quale stato membro identificarsi per il pagamento IVA.
Il sistema MOSS italiano prevede specifici percorsi di registrazione per questi due cosi. Per registrarsi, si va sulla pagina dedicata al MOSS del sito dell’Agenzia delle Entrate, che si trova fra i servizi fiscali online, e poi si sceglie l’opzione corrispondente alla propria situazione: per le imprese europee c’è il bottone “Registrazione mini One Stop Shop regime UE“, al quale si accede attraverso Entratel o Fisconline. Per le imprese che invece non hanno sede o stabile organizzazione in Europa, la procedura è più complessa, e avviene in due fasi: prima attraverso il pulsante “Request for EU ID” si chiede l’apertura di un numero di identificazione IVA (la partita Iva) italiana. L’Agenzia effettua le necessarie verifiche e alla fine comunica il numero IVA attribuito, il codice di accesso, una password per il primo accesso, e le prime quattro cifre del codice PIN, con le istruzioni per completare il processo di registrazione. (Fonte: MOSS Agenzia delle Entrate)