Si avvicina la scadenza per il versamento del contributo SISTRI, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, per l’anno 2014, come previsto dal decreto Milleproroghe (decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192) che, però, non ha annullato il doppio binario per la tenuta da parte delle imprese della documentazione SISTRI e dei relativi adempimenti.
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Doppio binario
Entrambe le documentazioni, infatti, dovranno essere tenute fino al 31 dicembre 2015 sia in modalità cartacea (i classici MUD, formulari e registro carico e scarico) che in modalità informatica, come spiega una nota Ecocerved:
“Fino al 31 dicembre 2015 imprese ed enti obbligati ad aderire al sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti saranno tenuti ad una doppia registrazione dei rifiuti (prodotti, trasportati o ricevuti) sia cartacea, basata su registri e formulari, sia informatica, senza incorrere in sanzioni per eventuali irregolarità”.
Questo perché il Milleproroghe ha spostato al 31 dicembre 2015 il termine iniziale di operatività del SISTRI per gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che effettuano trasporti di rifiuti all’interno del territorio nazionale o trasporti transfrontalieri in partenza dal territorio, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti speciali pericolosi, inclusi i nuovi produttori.
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Sanzioni
L’altra faccia della medaglia è però che neanche quest’anno verranno applicate le sanzioni previste in caso di omissioni e violazioni in materia di SISTRI e le sanzioni amministrative accessorie. Scatteranno invece dal 1° febbraio 2015 le sanzioni per la mancata iscrizione al SISTRI o il mancato versamento del contributo annuale, disposte per i rifiuti pericolosi dall’articolo 260 bis del D.lgs. 152/2006. Si tratta di una sanzione amministrativa pecuniaria da 15.500 euro a 93.000 euro.