L’appuntamento con il saldo TASI 2014 il 16 dicembre riguarda tutti i proprietari di immobili, con un distinguo: chi risiede nei 600 Comuni che non hanno emesso delibera in tempo per il pagamento della prima rata né in giugno né in settembre dovrà pagare saldo e acconto in un’unica soluzione. Ecco dunque una breve guida al pagamento per privati e imprese con una precisazione: mentre l’IMU (scadenza saldo 16 dicembre) è dovuta solo sugli immobili diversi dalla prima casa (se non di lusso), la TASI si versa su tutti gli immobili (fabbricati, aree scoperte ed edificabili), con unica esclusione dei terreni agricoli.
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Calcolo TASI 2014
L’imponibile TASI è lo stesso che per l’IMU: rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente corrispondente alla tipologia dell’immobile. L’aliquota è stabilità dal Comune di appartenenza e non può superare lo 0,33% per le prime case (0,25% + la maggiorazione dello 0,8%) mentre per gli altri immobili la somma IMU-TASI è al massimo pari all’1,14% (1,06% + 0,08%). Ricordiamo che le delibere comunali possono prevedere la maggiorazione dello 0,08% o sulle prime case o sugli altri immobili oppure spalmarla su entrambe le tipologie, ma senza applicarla interamente ad entrambe.
=> TASI: tutte le delibere 2014 per Regione e Provincia
TASI nei Comuni senza acconto
Per i proprietari di immobili che vivono in uno dei Comuni che non hanno emesso la delibera in tempo per la prima rata (entro il 10 settembre), l’aliquota è sempre quella base, pari allo 0,1%. Lo prevede il Dl 16/2014, che ha stabilito la possibilità di rinviare l’acconto a ottobre e la maggiorazione dello 0,08%. In pratica, sia che il Comune non abbia emesso delibera, sia che l’abbia fatto ma dopo il 10 settembre 2014, l’aliquota TASI 2014 è lo 0,1%, non quella eventualmente prevista dalla delibera.
=> Elenco Comuni in cui si paga acconto + saldo TASI
Per quanto riguarda le case diverse dall’abitazione principale, quindi ad esempio gli immobili di impresa, la somma IMU+TASI non può superare l’1,06%, quindi se l’IMU è già a questo livello, la TASI non è dovuta. Quindi, i contribuenti che vivono in uno di questi Comuni, calcolano la base imponibile, applicano l’aliquota corretta, e ottengono la somma da versare. Non si applica nessuna detrazione, nemmeno per le prime case.
TASI negli altri Comuni
In tutti gli altri Comuni, i contribuenti hanno già pagato l’acconto in giugno o in ottobre. In questo caso, la regola è che all’imponibile si applica l’aliquota stabilita dalla delibera e il saldo di dicembre sarà pari al 50% del risultato. Quindi, è fondamentale consultare le norme previste dal Comune, pubblicate sul suo sito,perché ogni singola amministrazione può avere deciso aliquote e detrazioni diverse. Per questi contribuenti chiamati a pagare il saldo, la cosa più semplice è sottrarre dal totale quanto già versato in sede di acconto.
TASI per inquilini
Fra le novità 2014 ricordiamo l’obbligo di pagamento TASI anche per chi vive in affitto. L’aliquota è stabilita dalla delibera comunale e può variare dal 10 al 30% dell’imposta dovuta sull’immobile (il resto spetta al proprietario). Se la delibera non prevede nulla, si applica aliquota del 10%. E’ importante tener presente che il calcolo va effettuato in base alla destinazione d’uso dell’immobile per il proprietario e non per l’inquilino. Per esempio, anche se per il locatario si tratta di abitazione principale, l’aliquota da applicare sarà quello valevole per il locatore, in genere seconda casa.
=> TASI per chi vive in affitto: guida completa
Come si paga
Come sempre, si può versare l’imposta utilizzando il modello F24 oppure il bollettino postale. Attenzione: dallo scorso 1° ottobre è entrata in vigore la nuova norma sui pagamenti tramite F24 solo online per somme superiori ai mille euro. I codici tributo:
- 3958: abitazione principale e relative pertinenze,
- 3959: fabbricati rurali ad uso strumentale,
- 3960: aree fabbricabili,
- 3961: altri fabbricati.