In via di risoluzione una delle questioni “calde” della dichiarazione dei redditi precompilata, operativa nel 2015 con l’invio a casa del 730: le commissioni unite di Camera e Senato hanno recepito le proteste di tributaristi e geometri fiscalisti, che rischiano di non poter più lavorare per i CAF supportando i contribuenti nella compilazione dei modelli. Per una modifica del Governo al secondo passaggio in CdM del decreto sulle semplificazioni fiscali, infatti, gli unici professionisti abilitati restano commercialisti, consulenti del lavoro, periti ed esperti iscritti alle Camere di Commercio al 30 settembre 1993.
=> Dichiarazione dei Redditi con 730/2015 precompilato
Decreto semplificazioni
Il dlgs è uno dei provvedimenti attuativi della delega fiscale ed è in dirittura d’arrivo: ci sono già stati due passaggi in CdM e altrettanti nelle Commissioni riunite. Ora, si attende l’ultima approvazione del Governo e quindi l’operatività.Il problema riguarda l’articolo 35 del dlgs, che aveva sollevato le proteste delle associazioni professionali Ancit e Ancot (consulenti tributari ), Agefis (geometri fiscalisti), Lapet (tributaristi), le cui istanze sono state ora recepite dalle commissione Bilancio del Senato, che ha definito “non condivisibile” l’esclusione dall’assistenza fiscale di alcune categorie di professionisti. Si tratta di un parere necessario ma non vincolante, per cui ora la parola passa comunque al Governo.
Le ragioni dei limiti
La strada sembra però in discesa. Secondo quanto riferisce l’Agefis, nella seduta delle commissioni del 16 ottobre il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta avrebbe spiegato che la limitazione era stata inserita per accogliere un’osservazione della commissione Bilancio della Camera, con lo scopo di garantire la professionalità dei soggetti che svolgono attività di assistenza fiscale. Tuttavia, avrebbe anche sottolineato la disponibilità dell’Esecutivo ad accogliere le riserve espresse dalla commissione del Senato, ritenuta coerente con l’obiettivo di garantire la necessaria professionalità al contribuente. Con buona soddisfazione dalle associazioni di settore: l’Agefis sottolinea infatti come non sia possibile
«escludere la categoria dei geometri, così come quella dei tributaristi, dalla compilazione delle dichiarazioni dei redditi, compito che, da anni, svolgono con competenza e professionalità».
Nuove regole per i CAF
Restano invece i paletti per i CAF, che per continuare a svolgere l’attività dovranno soddisfare determinati requisiti dimensionali: presenza in almeno 1/3 delle Province ed elaborazione di un numero di dichiarazioni pari ad almeno l’1% del rapporto tra la media di quelle trasmesse dal CAF nel triennio precedente e quelle complessivamente trasmesse dai professionisti dell’assistenza fiscale nello stesso periodo. Il tutto, con effetto sulle dichiarazioni fiscali del prossimo anno, ossia i 730/2015 precompilati.
=> 730/2015 precompilato, il calendario di attuazione
La dichiarazione dei redditi precompilata nel 2015 riguarderà infatti il 730 di lavoratori dipendenti e pensionati: circa 30 milioni di contribuenti riceveranno a casa il modello compilato – che potrà eventualmente essere integrato o modificato – con i dati relativi al reddito, le informazioni presenti in anagrafe tributaria e i dati trasmessi da soggetti terzi (ad esempio, le banche). Dal 2016, saranno inserite anche le detrazioni per le spese sanitarie.