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TASI e IMU in ritardo: come pagare nei diversi Comuni

di Barbara Weisz

Pubblicato 30 Giugno 2014
Aggiornato 22 Settembre 2014 06:36

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TASI e IMU: in alcuni Comuni i ritardi nel pagamento non vengono sanzionati, in altri scatta il ravvedimento operoso: ecco come funziona.

Ultimo giorno per pagare la TASI con la sanzione ridotta prevista dal ravvedimento sprint, dal 1° luglio scatta l’aliquota del 3%, ma attenzione: questo succede solo se il Comune del contribuente non ha stabilito un periodo cuscinetto senza sanzioni.

TASI, IMU e sanzioni

Sul tema il Ministero delle Finanze ha pubblicato un apposito provvedimento che, in considerazione delle difficoltà e dei tempi che hanno caratterizzato le regole per il pagamento dell’acconto IMU e TASI, consente di applicare lo Statuto del contribuente stabilendo un periodo senza sanzioni per entrambe le imposte. Ma è una decisione che poi deve prendere il singolo Comune.

=> TASI e IMU, niente sanzioni fino al 16 luglio

IMU e TASI nei diversi Comuni

Quindi, la prima cosa che deve fare chi non ha pagato in tempo l’acconto, sia per la TASI sia per l’IMU, è verificare quale decisione ha preso il Comune di appartenenza in materia di applicazione di sanzioni e interessi. Da precisare che lo stesso Comune può prendere decisioni diverse per le singole imposte TASI e IMU. Ad esempio, il Comune di Bologna ha stabilito che, per la sola TASI, il contribuente non paga nulla fino al 31 luglio, mentre per l’IMU nessuna agevolazione, quindi chi non ha pagato entro il 16 giugno deve ricorrere al ravvedimento operoso.

Ravvedimento operoso

Nel caso in cui non ci siano decisioni del Comune, il contribuente deve invece pagare multa e interessi. E visto che il ravvedimento sprint (maggiorazione dello 0,2%) scade 14 giorni dopo il 16 giugno, il 30 giugno è l’ultimo giorno per usufruirne applicando la maggiorazione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo (in pratica, il 2,8%), e poi aggiungere gli interessi legali (1% annuo). Dal 1° luglio scatta invece la maggiorazione fissa del 3% del ravvedimento breve, che è possibile utilizzare fino al prossimo 15 luglio (30 giorni dalla scadenza del 14 giugno).Dopo questo termine, ravvedimento lungo al 3,75% per un anno. Vediamo tre diversi esempi di calcolo relativi a ognuna delle tre possibilità sopra elencate calcolando un ipotetico acconto TASI dovuto di 100 euro:

  • ravvedimento sprint: pagamento oggi, 30 giugno (ultimo giorno utile). Si applica la seguente operazione: 100 X 2,8 = 280 : 100 = 2,8;
    ravvedimento breve: da domani 1 luglio al 15 luglio. Ecco il calcolo: 100 X 3 = 300 : 100 = 3;
    ravvedimento lungo: dal 15 luglio al 30 giugno 2015. L’espressione: 100 X 3,75 = 375 : 100 = 3,75.

Questo è il modo di calcolare la sanzione. Per gli interessi si applica invece, in tutti e tre i casi, il tasso fisso dell’1%.

Periodo cuscinetto

Nei Comuni in cui invece è previsto un periodo cuscinetto, invece, tutte le scadenze del ravvedimento slittano di conseguenza. Tornando all’esempio il caso di Bologna: visto che c’è una zona franca fino al 31 luglio, i termini per il ravvedimento sprint durano poi fino al 14 agosto. In realtà, tenendo conto anche della tregua fiscale estiva, si slitta di fatto al 20 agosto. Poi, dal 21 agosto si calcolano invece i termini per il ravvedimento breve.

=> TASI, istruzioni di calcolo e stampa F24 online

Come si paga?

Per pagare la TASI bisogna utilizzare il modello F24, oppure con il bollettino postale barrando in entrambi i casi la casella “ravv“, relativa al ravvedimento operoso.