Può capitare di aver versato un’imposta IMU maggiore del dovuto finendo a credito, di aver pagato al Comune sbagliato o di non aver correttamente ripartito, dove previsto, la quota tra Stato ed ente locale: gli errori possibili sono diversi e, per capire il contribuente deve fare riferimento alla Legge di Stabilità 2014 (commi da 722 a 727, legge 147/2013).
IMU al Comune sbagliato
Se il contribuente ha versato l’IMU a un Comune diverso da quello in cui è ubicato l’immobile dovrà comunicarlo, preferibilmente a entrambi gli enti locali (quello che ha ricevuto l’erroneo versamento e quello di reale competenza). Nella comunicazione, il contribuente indica:
«gli estremi del versamento, l’importo versato, i dati catastali dell’immobile a cui si riferisce il versamento, il comune destinatario delle somme e quello che ha ricevuto erroneamente il versamento».
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IMU in eccesso
Se il contribuente ha effettuato un versamento IMU di importo superiore a quello dovuto, deve presentare istanza di rimborso al Comune, che effettua l’istruttoria e resituisce le quote di propria spettanza, comunicando al Ministero dell’Economia importo dovuto, quota rimborsata, eventuale quota a carico dell’Erario, il quale nel caso effettua a sua volta il rimborso.
IMU allo Stato
Può succedere che il contribuente abbia versato allo Stato una quota IMU dovuta invece al Comune, sbagliando la divisione fra ente locale ed Erario: in questo caso, invia comunicazione al Comune di riferimento, che provvede a informare il Ministero per le opportune regolazioni dei trasferimenti.
IMU al Comune
Anche in questo caso, sempre che l’imposta lorda pagata alla fine sia corretta, il contribuente dovrà comunicare l’errore al Comune, il quale provvede a comunicare il tutto al ministero e ad effettuare le relative regolazioni.