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Dichiarazione IVA 2018: modelli e novità

di Noemi Ricci

23 Gennaio 2018 11:00

Approvato dall'Agenzia delle Entrate il modello per la dichiarazione IVA 2018: ecco cosa cambia.

Come di consueto, anche l’inizio di questo anno è caratterizzato dall’arrivo dei modelli definitivi da parte dell’Agenzia delle Entrate da utilizzare per le varie dichiarazioni al Fisco. Insieme a quelli relativi ai redditi, è stato approvato quello 2018 per la dichiarazione IVA completo di relative istruzioni (Provvedimento n. 10581 del 15/01/2018).

Si tratta, in particolare, dei modelli di dichiarazione IVA/2018 e IVA Base relativi all’anno d’imposta 2017, da presentare nell’anno ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.

=> Scarica il modello: Dichiarazione IVA e IVA Base 2018

Novità modello IVA/2018

I modelli IVA recepiscono le novità introdotte dalla normativa in tema di IVA di gruppo e split payment e dal decreto MEF dello scorso 26 maggio.

Novità che riguardano:

  • la modifica del quadro VH, che deve essere compilato esclusivamente qualora si intenda inviare, integrare o correggere i dati omessi, incompleti o errati nelle comunicazioni delle liquidazioni periodiche IVA, come chiarito dalla Risoluzione n. 104/E/2017;
  • l’introduzione dei righi VH4, VH8, VH12 e VH16 per la separata indicazione delle risultanze delle liquidazioni periodiche trimestrali;
  • l’introduzione, a margine di ciascun rigo, della colonna 3 “Subfornitori” e soppressione del rigo VH14 del modello precedente;
  • l’introduzione, a margine dei nuovi righi VH4, VH8, VH12 e VH16, della colonna 4 “Liquidazione anticipata” da barrare da parte dei contribuenti con liquidazioni miste (mensili e trimestrali) che decidono di compensare le risultante delle liquidazioni trimestrali con quelle dell’ultimo mese del trimestre;
  • la soppressione della colonna 3 “Ravvedimento”;
  • le modifiche al quadro VE dove nella sezione 4 il rigo VE38 è stato rinominato “Operazioni effettuate nei confronti dei soggetti di cui all’art. 17-ter”, per accogliere l’estensione dell’ambito di applicazione dello “split payment” anche le operazioni effettuate nei confronti di determinati soggetti diversi dalla PA, elencati nel nuovo comma 1-bis dell’art. 17-ter, come previsto dall’art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, operativo a decorrere dalle fatture emesse a partire dal 1° luglio 2017.

=>Dichiarazione Redditi 2018: tutti i modelli

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