La cartella esattoriale diventa più trasparente, riporta la causale da cui è scaturita l’iscrizione a ruolo, contiene un prospetto che specifica quali somme vanno all’ente creditore e quali all’agente della riscossione, indica con maggior precisione il dettaglio degli addebiti (specificano anno a cui si riferiscono, precedenti provvedimenti emessi).
La nuova cartella esattoriale è stata approvata con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 14 luglio, ed è valida a partire dallo scorso primo luglio (data dalla quale gli enti della riscossione devono obbligatoriamente utilizzare il nuovo modello). Sostituisce completamente la vecchia cartella (che era stata approvata con provvedimento del 19 febbraio 2016) e va incontro alle esigenze «di trasparenza e di semplificazione del rapporto con il contribuente» prevista dal Dl 193/2016, che ha riformato la riscossione con l’abolizione di Equitalia (sostituita, dallo scorso primo luglio, da Agenzia delle Entrate – Riscossione).
=> Agenzia delle Entrate – Riscossione è online
Il frontespizio della nuova cartella esattoriale contiene più elementi rispetto alla precedente versione: oltre ad elencare gli enti creditori e le somme dovute, riposta una sintetica esposizione della causale (ad esempio, controllo modello UNICO, infrazione codice della strada), per cui il contribuente capisce immediatamente a cosa si riferisce l’illecito (prima di fatto doveva destreggiarsi fra una serie di numeri e codici). Nel caso in cui si tratti di un credito erariale, viene specificato anche l’anno di imposta. E c’è un prospetto che illustra quali somme spettano al Fisco e quali all’ente creditore.
Se la cartella contiene importi dovuti a diversi enti creditori, vengono utilizzati colori diversi per rendere evidente la differenziazione (esempio: arancione per le agenzia fiscali, verde per le iscrizioni a ruolo degli enti locali), che trovano corrispondenza nel banner colorato che si trova nella sezione della cartella dedicato all’ente creditore.
Nella parte della cartella dedicata alle informazioni dall’agente di riscossione si trova l’indicazione relativa a scadenze e modalità di pagamento, rateizzazione del debito, richiesta di sospensione, presentazione di ricorsi. C’è poi uno spazio per le informazioni di contatto, per sapere a chi rivolgersi nel caso in cui siano necessari chiarimenti o informazioni ulteriori.
.