I contribuenti che hanno presentato domanda di adesione alla rottamazione delle cartelle esattoriali riceveranno entro il 15 giugno la risposta di Equitalia o dell’agente della riscossione con la comunicazione dell’ammontare complessivo del debito e delle rate. Scaduto il termine per l’adesione (lo scorso 21 aprile), dunque, si apre ora la fase due della definizione agevolata.
Attenzione: la domanda presentata non rappresenta ancora l’adesione vera e propria alla definizione agevolata, che si perfezionerà solo al momento del pagamento della prima rata (o dell’intera somma). Il primo o unico pagamento andrà effettuato nel prossimo mese di luglio, e riguarderà l’intera somma dovuta oppure, per chi ha scelto il versamento a rate, la prima tranche pari al 24% del totale.
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Quindi, le prossime scadenze fondamentali sono due:
- entro il 15 giugno l’agente della riscossione comunica l’importo da restituire per sanare il debito,
- in luglio si paga la prima rata, che rappresenta l’adesione definitiva alla rottamazione.
Il 70% del debito si pagherà entro il 2017, il restante 30% con le rate del 2018. Le scadenze e gli importi delle altre rate:
- settembre e novembre 2017, rate pari al 23%,
- aprile e settembre 2018, rate pari al 15%.
La comunicazione dell’agente della riscossione conterrà anche i bollettini di pagamento. Ecco tutti i metodi di pagamenti previsti: domiciliazione bancaria, sportelli bancomat (ATM) degli istituti di credito che hanno aderito ai servizi di pagamento CBILL, internet banking, uffici postali, tabaccai aderenti a ITB, circuiti Sisal e Lottomatica, sul nostro portale e con l’App Equiclick tramite la piattaforma PagoPa e infine direttamente agli sportelli.
Attenzione: il mancato o ritardato pagamento anche di una sola rata, comporta la perdita dei benefici della rottamazione. Quindi, si riprenderà l’attività di riscossione per la parte di debito ancora rimanente. Quanto già versato fino a quel momento sarà considerato un acconto di quanto dovuto.
Ricordiamo infine che la manovra bis (dl 25/2017) del Governo prevede una nuova possibilità di sanare debiti fiscali, che riguarda però le liti pendenti con il Fisco, iniziate entro il 31 dicembre 2017. La scadenza per l’adesione è il 30 settembre 2018.