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Decreto fiscale: gli emendamenti approvati

di Barbara Weisz

Pubblicato 10 Novembre 2016
Aggiornato 15 Giugno 2017 09:54

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Studi di settore, voluntary disclosure, IVA, Tax Day, F24 e gli altri emendamenti approvati al Decreto Fiscale.

Addio agli studi di settore, che diventano indicatori di compliance, novità sulle scadenze fiscali (niente più tax day del 16 giugno e reintroduzione del modello F24 cartaceo per le imposte superiori ai mille euro), e sulla voluntary disclosure bis: sono alcuni dei nuovi emendamenti approvati al decreto legge 193/2016, collegato alla Legge di Stabilità 2017 in commissione Bilancio alla Camera. Si tratta del Dl fiscale che contiene anche la misura sulla rottamazione cartelle esattoriali.

=> Dl fiscale: rottamazione cartelle estesa

Il provvedimento arriva in Aula lunedì 14 novembre. Resta probabile il voto di fiducia, per un’approvazione veloce da parte di Montecitorio in vista del successivo passaggio del decreto in Senato.

Misure e novità

La riforma degli studi di settore prevede la trasformazione, a partire dal 2017, in indici di affidabilità fiscale, a cui sono collegati livelli di premialità per i contribuenti più affidabili, anche in termini di esclusione o riduzione degli accertamenti. Obiettivo: stimolare l’assolvimento degli obblighi tributari e il rafforzamento della collaborazione fra Fisco e contribuenti.

=> Da studi di settore a indicatori di compliance

Sarà un decreto del ministero dell’Economia a individuare i nuovi indici sintetici. Quando entreranno in vigore, cesseranno di avere effetto tutte le attuali norme relative agli studi di settore.

Ampliata la voluntary disclosure bis anche a coloro che hanno già aderito alla prima procedura di emersione volontaria.

=> Voluntary disclosure bis al via: modello di adesione

In materia di comunicazioni IVA, sanzioni più basse per l’omessa o errata trasmissione dei dati di ogni fattura: 2 euro per ogni fattura, fino a un massimo di mille euro a trimestre, e sanzione ridotta della metà (1 euro a fattura con tetto di 500 euro a trimestre) se la trasmissione è effettuata entro i primi 15 giorni dalla scadenza. Sanzione da 500 a 2mila euro per omessa, incompleta o infedele comunicazione IVA, anche in questo caso ridotta della metà se l’adempimento è effettuato nei 15 giorni successivi alla scadenza.

Per i contribuenti che scelgono la fatturazione elettronica dal 2017, due nuovi crediti d’imposta uno da 50 euro e un altro da 100 euro.

=> Fattura elettronica, istruzioni per i privati

Per quanto riguarda scadenze e procedure fiscali, il 16 giugno resta il termine solo per IVA, IMU e TASI, mentre le tasse sul reddito, IRPEF, IRAP, e IRES, si pagheranno entro il 30 giugno. C’è anche la proroga al 23 luglio per la presentazione del 730 e la trasmissione a CAF e professionisti, sempre con il paletto in base al quale entro il 7 luglio bisogna aver smaltito almeno l’80% delle pratiche.

Si allunga la pausa estiva del Fisco, estesa all’intero mese di agosto: tutto fermo dal primo agosto al 4 settembre. Infine, la cedolare secca sugli immobili: la mancata comunicazione della proroga di un contratto d’affitto non comporta la cessazione del regime fiscale ma una sanzione da 50 a 100 euro.