Mutui per acquisto prima casa, interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetiche: sono tutte operazioni che ormai godono per legge di sgravi fiscali o finanziamenti agevolati: il Ministero dell’Economia, dunque, mira a stimolare il mercato con la campagna informativa #CasaConviene, illustrando gli strumenti pubblici a disposizione dei cittadini ed offrendo materiale informativo alle attività commerciali interessate. Una guida pratica riassume in termini semplici tutte le normative di riferimento mentre un sito web (casa.governo.it) spiega gli strumenti disponibili, un hashtag #CasaConviene aiuta a diffondere le informazioni sui Social.
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Acquisto casa
Ci sono diverse agevolazioni applicabili al mutuo per l’acquisto di prime case e non solo. Per l’abitazione principale, c’è il Fondo di garanzia per acquisto o ristrutturazione, per ottenere mutui ipotecari fino a 250mila euro, con garanzia su metà dell’importo. L’immobile deve essere adibito ad abitazione principale, non deve rientrare nelle categorie catastali A1 (abitazioni signorili), A8 (ville) e A9 (castelli, palazzi), non deve avere caratteristiche di lusso (vedere decreto del Ministero dei lavori pubblici del 2/8/1969). Il beneficio è aperto a tutti, la domanda va presentata alla banca (elenco banche convenzionate sul sito di Consap). I riferimenti normativi: articolo 1, comma 48, legge 147/2013, decreto interministeriale 31 luglio 2014.
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Sull’acquisto della prima casa, c’è anche lo sconto su imposta di registro, ipotecaria e catastale. L’agevolazione si applica anche a chi acquista la prima casa vendendone un’altra, che ha già usufruito dell’agevolazione. L’imposta di registro è ridotta al 2% (invece del 9%), con minimo a mille euro, le imposte ipotecaria e catastale sono pari a 50 euro ciascuna. Comprando dall’impresa costruttrice, IVA al 4% invece che al 10%. Riferimenti normativi: articolo 1, comma 55, Legge 208/2015.
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Acquisto prima casa in leasing: è una novità introdotta dalla Legge di Stabilità 2016 (articolo 1, comma 82, Legge 208/2015), riservata a giovani entro i 35 anni, oppure a persone di qualsiasi età con reddito fino a 55mila euro annui. Si stipula un contratto di leasing, che prevede il pagamento di un canone concordato per un numero prestabilito di anni, e la possibilità di riscattare l’immobile, pagando un prezzo che era stato originariamente previsto dal contratto. Questi contratti sono fiscalmente agevolati, con detrazione al 19% e tetti massimi che cambiano a seconda dell’età dell’acquirente.
Sospendere il mutuo casa: ci sono due strumenti che permettono di sospendere per un tempo determinato il pagamento delle rate dei finanziamenti in situazioni di temporanea difficoltà economica. Il Fondo MEF di solidarietà per i mutui prima casa, e l’Accordo ABI con le Associazioni dei consumatori (che riguarda la sospensione non solo dei mutui ipotecari ma anche del credito al consumo). Più nel dettaglio, il Fondo MEF consente la sospensione fino a 18 mesi del pagamento dell’intera rata del mutuo (che non può essere superiore a 250mila euro) in casi di improvvisa difficoltà economica del mutuatario. L’ISEE non può superare 30mila euro, l’improvvisa difficoltà può essere determinata da decesso di uno dei titolari, grave infortunio, perdita di lavoro. La domanda si presenta in banca, presentando anche il modulo disponibile sul sito del dipartimento del Tesoro. L’Accordo per il credito ABI – Associazioni consumatori permette invece la sospensione fino a 12 mesi della sola quota capitale per i mutui ipotecari sull’abitazione principale nei casi di sospensione del lavoro o riduzione temporanea dell’orario lavorativo. La domanda si presenta in banca.
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Affitto
Chi ha una seconda casa e la affitta ad uso abitativo, può scegliere come regime di tassazione la cedolare secca, che prevede il pagamento di un’aliquota fissa del 21%, che può scendere al 10% (fino a fine 2017) per i contratti a canone concordato. L’imposta è sostitutiva di IRPEF, addizionali, imposta di registro, imposta di bollo. Su immobili affittati a canone concordato, c’è anche la riduzione IMU – TASI del 25%. Riferimento normativo: articolo 3, decreto legislativo 23/2011.
Tasse
Dal 2016, TASI abolita per tutte le prime case, escluse quelle di lusso. E poi ancora, per l’immobile in comodato a un parente la base imponibile ai fini IMU e TASI è ridotta del 50%. L’immobile non deve essere di lusso, deve essere dato in comodato, come abitazione principale, a un parente di primo grado (genitori e figli). Il comodante può possedere al massimo un altro immobile in Italia, e risiede nel comune in cui è situato l’immobile. Anche questa è una misura prevista dall’ultima Legge di Stabilità, articolo 1, comma 10, Legge 208/2015.
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Ristrutturazioni
E la proroga per tutto il 2016 dell’agevolazione nella misura del 50% sulle spese di ristrutturazione di un immobile, fino a un tetto di 96mila euro (articolo 16, commi 1 e 2, decreto legge 63/2013). La detrazione sale al 65% per interventi antisismici su edifici ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità. Dal 2017, in mancanza di nuove proroghe, il bonus ristrutturazione scende al 36%, con limite di spesa a 48mila euro.
Mobili
C’è la detrazione IRPEF al 50% sui mobili acquistati per immobili oggetto di ristrutturazione agevolata. E da quest’anno c’è anche un secondo bonus mobili, sempre al 50%, legato invece all’acquisto della prima casa.
Bonus Mobili i relazione al Bonus ristrutturazioni edilizie: al 50%, massimo di spesa 10mila euro, immobile destinatario deve essere oggetto di ristrutturazione agevolata. La detrazione si applica anche agli elettrodomestici di classe A+ (A per i forni). Il riferimento normativo è l’articolo 16, comma 2, decreto legge63/2013, modifica dalla Legge di Stabilità che ha previsto la proroga 2016. La detrazione si applica in dieci rate annuali (quindi la detrazione massima annuale è pari a 500 euro). Si applica in dichiarazione dei redditi.
Bonus mobili giovani coppie acquisto prima casa: le coppie devono essere coniugate o conviventi da almeno tre anni, uno dei due componenti deve avere meno di 35 anni, l’acquisto dell’immobile deve avvenire fra il 2015 e il 2016. L’agevolazione è una detrazione IRPEF al 50% sull’acquisto dei mobili, fino a un massimo di 16mila euro di spesa, ripartiti in dieci quote annuali. In questo caso, vale solo per gli arredi, sono esclusi gli elettrodomestici. Non si può cumulare con l’altro bonus mobili. Riferimento normativo: comma 75, Legge 208/2015.
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Riqualificazione energetica
E’ il cosiddetto Bonus energia, anch’esso prorogato per tutto il 2016 nella misura del 65%, utilizzabile anche dai titolari di reddito d’impresa per gli immobili strumentali. Detrazione al 65%, in dieci ratte annuali, per interventi di riduzione fabbisogno energetico, riscaldamento, miglioramento termico dell’edificio, installazione di pannelli solari, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale.