Un contribuente che ha pagato il Canone RAI attraverso una bolletta intestata ad altro membro della famiglia anagrafica (ad esempio, al coniuge), ma ha lo stesso ricevuto l’addebito anche sulla propria fattura elettrica, presenta istanza di rimborso indicando nel modulo il codice 4: si tratta di un caso particolare approfondito dalle nuove FAQ dell’Agenzia delle Entrate.
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Compilando la domanda d rimborso Canone RAI, che lo ricordiamo è pubblicata sul sito delle Entrate e su quello della tv di stato, il contribuente deve indicare il codice fiscale del familiare che ha pagato il canone, e specificare il periodo in cui sussiste il presupposto dell’appartenenza alla stessa famiglia anagrafica.
Nel campo “data inizio” si segna la data da cui ricorrono i presupposti che si stanno attestando (ad esempio appartenenza alla famiglia anagrafica): se la condizione sussiste da date antecedenti il 2016 si può, convenzionalmente, indicare 01/01/2016. Il campo “data fine“, invece, si compila solo se, alla data di presentazione dell’istanza di rimborso, è cessata la sussistenza dei presupposti attestati (ad esempio nel caso in cui il richiedente, alla data di presentazione dell’istanza, non appartiene più alla famiglia anagrafica del soggetto di cui ha indicato il codice fiscale).
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Importante: se il campo data fine non compilato, la richiesta di rimborso vale anche come dichiarazione sostitutiva di non addebito del canone TV, che viene pagato con utenza elettrica intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica. Quindi, nel 2017, non verrà più addebitato nulla perché l’istanza produce gli effetti della presentazione del quadro B del modello di dichiarazione sostitutiva approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 24 marzo 2016.
Esempio: due coniugi sono intestatari di due diverse utenze elettriche, e il canone viene addebitato a entrambi. Uno dei due presenterà istanza di rimborso indicando come motivo della richiesta il codice 4 e il codice fiscale del coniuge. Se l’appartenenza alla stessa famiglia anagrafica sussiste ancora, l’istanza vale come dichiarazione sostitutiva con cui si comunica che il canone di abbonamento non deve essere addebitato ad alcuna delle utenze elettriche intestate al dichiarante, in quanto è già dovuto da altro componente della famiglia anagrafica (quadro B del modello di dichiarazione sostitutiva approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 24 marzo 2016, e successive modifiche).
Un altro caso in cui si applica il codice 4 riguarda l’erede di un deceduto a cui è stato addebitato il canone: in questo caso non è necessario appartenere alla stessa famiglia anagrafica. Come “data inizio”, va indicata la data del decesso, mentre la “data fine” va valorizzata solo se la condizione attestata è venuta meno (ad esempio perché l’utenza è stata volturata). Se la data fine non è compilata, l’istanza vale come dichiarazione sostitutiva con cui si comunica che il canone di abbonamento non deve essere addebitato ad alcuna delle utenze elettriche intestate al deceduto, in quanto è già pagato da un altro soggetto.