Svolgendo due lavori contemporaneamente, al professionista non si applicano gli studi di settore perché rileva la riduzione di reddito a fronte del part-time attuato. Lo chiarisce la Cassazione, con sentenza n. 2623 del 10 febbraio 2016. La sentenza trae origine da presunti incongrui compensi dichiarati rispetto allo studio SK03U.
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Oltre a quello professionale, il contribuente aveva dichiarato redditi da partecipazione in società, pertanto il primo risultava diminuito essendo in parte confluite le due attività.
L’Agenzia delle Entrate lamentava gravi incongruenze tra ricavi dichiarati e quelli ipotizzabili in base all’attività svolta o agli studi settore, ma per la Cassazione:
«risulta confermato quanto sostenuto dal contribuente cioè che per quegli anni il reddito professionale è diminuito, essendo confluita l’attività di amministratore condominiale nella società di cui egli è socio e che i relativi redditi sono stati inseriti nelle sopraindicate dichiarazioni dei redditi».