Con la circolare n. 24/E/2016 l’Agenzia delle Entrate ha fornito chiarimenti in merito all’applicazione degli Studi di Settore e dei parametri contabili per l’anno 2015 e alla compilazione dei dati relativi all’attività svolta per i contribuenti forfettari, descrivendo novità e linee guida per i controlli del Fisco.
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Regime premiale
Spicca un’apertura sulle conseguenze della dichiarazione infedele dei dati ai fini dell’accesso ai benefici del regime premiale, l’opzione che offre ai contribuenti:
- esclusione dagli accertamenti analitico-presuntivi;
- riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento;
- possibilità di determinazione sintetica del reddito complessivo, solo se eccede di almeno un terzo quello dichiarato (invece che di un quinto come ordinariamente previsto).
=> Studi di Settore verso l’abolizione per i Professionisti
Chiarimenti
Nella circolare dell’Agenzia delle Entrate si legge che:
- L’indicazione infedele dei dati non preclude sempre l’accesso ai benefici del regime premiale. Infatti, i contribuenti, che non hanno compilato correttamente i modelli per la comunicazione dei dati rilevanti potranno comunque accedere alle agevolazioni previste se gli errori non modificano la situazione di congruità, coerenza e normalità economica. Dunque la permanenza nel regime risulta sussistere se restano confermate l’assegnazione ai cluster e le condizioni di congruità, coerenza e normalità.
- La sanzione di cui all’art. 8, D.Lgs. n. 471/1997 è applicabile solo con riferimento ai casi in cui l’infedele compilazione dei modelli degli Studi di Settore rilevi ai fini dell’assegnazione ai cluster di riferimento, della stima dei ricavi o dei compensi e del calcolo degli indicatori di normalità o di coerenza.
=> Scostamento Studi senza accertamento
Novità
Tra le novità segnalate dall’Agenzia in merito agli aspetti normativi e alle modalità di elaborazione e applicazione degli Studi di Settore per l’anno di imposta 2015, segnaliamo:
- approvazione di 70 evoluzioni di Studi di Settore e di 5 specifici indicatori territoriali per tenere conto del luogo in cui viene svolta l’attività economica;
- aggiornamento delle analisi territoriali a seguito dell’istituzione dei nuovi Comuni;
- nuovi indicatori di coerenza previsti dal D.M. 24 marzo 2014;
- elaborazione di 4 studi su base regionale mediante metodologia dei “modelli misti”;
- correttivi per gli Studi di Settore WG40U (Locazione, valorizzazione, compravendita di beni immobili) WG69U (Costruzioni) e WK23U (Servizi di ingegneria integrata);
- revisione congiunturale operata dal DM 12 maggio 2016, con l’introduzione di 5 tipologie di correttivi (interventi relativi all’analisi di coerenza economica e di normalità economica riguardanti l’indicatore “Durata delle scorte”; correttivi congiunturali di settore; correttivi congiunturali territoriali; correttivi congiunturali individuali).
dell’Agenzia delle Entrate.