Art Bonus, School Bonus, Bonus Alberghi, Cinema e TV, ZFU: sono alcune delle nuove agevolazioni fiscali 2016 su cui intervengono le precisazioni operative dell’Agenzia delle Entrate, contenute nella circolare 20/E 2016. Vediamole caso per caso.
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Art Bonus
La Legge di Stabilità con i commi 318-319 rende strutturale il credito d’imposta per le erogazioni liberali a sostegno della cultura (Art Bonus, introdotto con il Dl 83/2014), nella misura fissa del 65% applicabile a tutte le erogazioni a favore della cultura effettuate a partire dal 2014.
=> Arte e Turismo: come ottenere il credito d’imposta
School Bonus
Il credito d’imposta al 65% sulle erogazioni liberali destinate a scuole ed enti di formazione e ricerca (realizzazione di nuove strutture; potenziamento e manutenzione di quelle esistenti; interventi per l’occupabilità degli studenti) viene posticipato dalla Legge di Stabilità 2016 (comma 231, lettera a) fino al 2017, un anno dopo rispetto alla scadenza originaria (legge 107/2015), scendendo quindi al 50% nel 2018.
Non è cumulabile con altre agevolazioni applicate alle medesime spese, ed è previsto un tetto di 100mila euro all’anno. E’ ripartito in tre quote annuali di pari importo. Può essere utilizzato da persone fisiche, enti non commerciali, titolari di reddito d’impresa. Per questi ultimi, il limite è 250mila euro, rispettando il limite di 700mila euro per il totale dei crediti d’imposta, al netto di eventuali compensazioni tributarie o contributive (non si applica il divieto di compensazione dei crediti previsto in presenza di debiti iscritti a ruolo per imposte erariali superiori a 1500 euro). Il credito non rileva ai fini IRES e IRAP ed è consentito l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24.
I beneficiari comunicano somme ricevute a titolo di School Bonus, destinazione e utilizzo, tramite il proprio sito web istituzionale, con una pagina dedicata e facilmente individuabile, e nel portale telematico del ministero dell’Istruzione.
=> Confronta con le spese di istruzione
Bonus alberghi
Il credito d’imposta al 30% per le ristrutturazioni alberghiere fino a 200mila euro è esteso agli interventi che comportano un aumento della cubatura complessiva. Questa fattispecie si aggiunge a quelle già previste (ristrutturazione edilizia, eliminazione barriere architettoniche, incremento efficienza energetica, acquisto mobili e arredi). Le procedure restano le stesse: domanda al Ministero dei Beni Culturali, che risponde entro 60 giorni, ripartizione in tre quote annuali, utilizzabile esclusivamente in compensazione, tramite modello F24 telematico.
=> Dichiarazione dei redditi: novità 730/2016
Altre agevolazioni 2016
Settore cinematografico e televisivo (commi da 331 a 334, e comma 336): modificata la misura delle agevolazioni per investitori esterni associati in partecipazione, che diventa variabile. Ampliato l’ambito oggettivo dell’agevolazione, non più limitatati alla produzione di opere di nazionalità italiana ma esteso a distribuzione in Italia e all’estero. Le imprese destinatarie di investimenti per la produzione devono utilizzare l’80% per la produzione in Italia, utilizzando mano d’opera e servizi italiani e privilegiando formazione e apprendistato. Il credito d’imposta, molto in sintesi, varia dal 15 al 30% per le imprese di produzione, fino al 15% per le imprese di distribuzione, fino al 40% per le imprese di esercizio.
Contrasto povertà educativa minorile (commi da 392 a 395): credito d’imposta al 75% per le fondazioni bancarie che effettuano versamenti su un apposito fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
ZFU Lombardia (commi da 445 a 453): agevolazioni fiscali per le zone franche urbane estese alle micro-imprese del territorio della Regionie Lombardia colpiti dal terremoto del 20-29 maggio 2012. Comuni interessati: San Giacomo delle Segnate, Quingentole, San Giovanni del Dosso, Quistello, San Benedetto Po, Moglia, Gonzaga, Poggio Rusco e Suzzara. Agevolazioni applicabili: esenzione imposte sui redditi fino a 100mila euro, esenzione IRAP fino a 300mila euro, esenzione IMU. I benefici valgono solo per il 2016, e in tutti i casi limitatamente a redditi prodotti nella zona franca. Si tratta dell’agevolazione per cui le imprese dovevano presentare domanda entro il 16 maggio 2016.
Agenzia delle Entrate