Parte la tassazione agevolata sui premi di produttività 2016: si tratta dell’imposta sostitutiva del 10% sulla parte di reddito riferita ai premi di produttività oppure alle somme erogate come partecipazione agli utili, per i lavoratori dipendenti con un reddito fino a 50mila euro annui. La misura è introdotta dalla Legge di Stabilità (comma 182, articolo 1, legge 208/2015) e il decreto attuativo del Lavoro e delle Finanze è stato firmato il 25 marzo. La parziale detassazione si applica su un massimo di 2mila euro annui di premio di produttività, cifra che sale a 2500 euro nelle aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Il decreto stabilisce criteri di misurazione per la produttività e strumenti di coinvolgimento organizzativo.
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Produttività e utili
Il premio di risultato, si legge nel decreto, si riferisce alle somme di ammontare variabile la cui corresponsione sia legata a incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza, innovazione. I criteri di misurazione della produttività sono previsti dai contratti collettivi di lavoro e possono consistere in aumento della produzione, risparmi sui fattori produttivi, miglioramento qualità dei prodotti e dei processi, anche attraverso la riorganizzazione dell’orario di lavoro non straordinario o il ricorso al lavoro agile come modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, rispetto ad un periodo congruo definito dall’accordo, il cui raggiungimento sia verificabile in modo obiettivo attraverso il riscontro di indicatori numerici o di altro genere appositamente individuati.
La partecipazione agli utili, che a sua volta prevede la detassazione con aliquota al 10%, è rappresentata dall’erogazione di somme sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, in base a quanto previsto dal codice civile (articolo 2102).
La regolamentazione da parte del contratto collettivo di lavoro è condizione essenziale per poter applicare la norma sui premi di produttività. Il contratto deve contenere anche una dichiarazione di conformità rispetto alle norme inserite dal decreto attuativo del 25 marzo 2016 sui premi di produttività, in base a un modello che verrà pubblicato sul sito del ministero del Lavoro. Il deposito del contratto e della dichiarazione di conformità deve avvenire entro 30 giorni dalla firma. Per i premi di produttività 2015 il deposito deve avvenire entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto interministeriale (che ancora deve essere pubblicato in gazzetta Ufficiale).
Ricordiamo infine che per la determinazione dei premi vanno calcolati anche i periodi di maternità, e che i dipendenti hanno la possibilità di trasformare le somme riconosciute per la produttività in servizi di welfare aziendale: in questo caso, le somme non contribuiscono alla formazione del reddito, e non si applica nemmeno la tassazione agevolata.
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Coinvolgimento lavoratori
Se applicato dall’azienda, consente la tassazione agevolata a un massimale di 2500 euro annui (contro i 2mila euro del normale premio di produttività). E’ previsto dal comma 189 della Legge di Stabilità. Anche in questo caso, sono i CCNL che devono prevedere gli strumenti di coinvolgimento paritetico dei lavoratori, da realizzare attraverso un piano che stabilisca, ad esempio, la formazione di “gruppi di lavoro nei quali operano responsabili aziendali e lavoratori finalizzati al miglioramento o all’innovazione di aree produttive o sistemi di produzione, e che prevedono strutture permanenti di consultazione e monitoraggio degli obiettivi da perseguire e delle risorse necessarie” e rapporti periodici per illustrare attività svolte e risultati raggiunti. Non costituiscono invece strumenti e modalità utili al fine dell’incremento del limite i gruppi di lavoro di semplice consultazione, addestramento o formazione.