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Nuovo CUD, come ottenerlo

di Noemi Ricci

Pubblicato 3 Marzo 2016
Aggiornato 23 Settembre 2016 12:03

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Come ottenere la CU, la Certificazione Unica indispensabile per la dichiarazione dei redditi, nel caso in cui il sostituto d'imposta non rispetti le scadenze.

A partire dal 2015 la CU, o Certificazione Unica, ha sostituito il vecchio CUD. Tra le novità il fatto che la CU deve essere rilasciata dai sostituti d’imposta sia ai dipendenti che agli autonomi, andando quindi ad attestare i redditi di lavoro autonomo, dipendente, da pensione e assimilati.

=> Certificazione Unica 2016, online il modello

Scadenze

Non sono però cambiate le scadenze e gli obblighi del datore di lavoro o l’Ente pensionistico che entro il 28 febbraio di ogni anno successivo a quello di riferimento devono rilasciare la CU a lavoratori, o pensionati, per certificare le somme erogate e le relative ritenute effettuate e versate allo Stato. Quest’anno il termine per la consegna ai lavoratori della CU scadeva il 29 febbraio, il primo giorno lavorativo utile dopo il 28 febbraio. In caso di cessazione del rapporto di lavoro va consegnata entro 12 giorni dalla richiesta del dipendente. Entro il 7 marzo di ogni anno, inoltre, i sostituti d’imposta devono trasmettere le CU all’Agenzia delle entrate, che utilizzerà i dati ivi contenuti per predisporre le dichiarazioni dei redditi precompilate.

INPS

I pensionati ed i titolari di prestazioni a sostegno del reddito (indennità di disoccupazione, mobilità, cassa integrazione), possono consultare la CU solo accedendo ai servizi online dell’INPS e, nel caso in cui vogliano riceverla cartacea devono inoltrare apposita richiesta.

=> CUD 2015: CU INPS a casa e via PEC

Mancato rilascio

Nel caso in cui il datore di lavoro non abbia rilasciato la CU, indispensabile per la dichiarazione dei redditi, bisogna sollecitare il sostituto d’imposta (con una raccomandata a/r o via PEC) e, in caso di mancata consegna, denunciare la violazione al competente Ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate. In ogni caso è possibile recuperare i dati relativi al proprio reddito anche dal 730 precompilato predisposto dall’Agenzia delle Entrate, purché il sostituto d’imposta abbia trasmesso almeno al Fisco la CU. Diversamente, anche in questo caso, va inviata una raccomandata di sollecito e, se anche questa rimane inevasa, è diritto/dovere del contribuente denunciare la violazione al Fisco o alla Guardia di Finanza.

=> CU 2016, chiarimenti per sostituti d’imposta

Sanzioni

Precisiamo infatti che il sostituto di imposta che si rende colpevole di omesso, tardivo, incompleto o infedele rilascio al contribuente della Certificazione è punibile con una sanzione amministrativa da 258 euro a 2.065 euro. In genere il Fisco chiude un occhio se la CU arriva in ritardo, ma pur sempre in tempi utili per consentire al contribuente di effettuare correttamente la propria dichiarazione dei redditi. La sanzione per il mancato invio delle CU al Fisco è invece di 100 euro per ogni omissione o ritardo.