Patent box: agevolazione fiscale per opere di ingegno

di Nicola Santangelo

18 Febbraio 2016 09:03

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Opzione Patent box per la tassazione agevolata di beni immateriali: come aderire, beni agevolabili, modelli di comunicazione e percentuali di esenzione.

Il Patent box prevede una tassazione agevolata per i redditi derivanti da opere d’ingegno, utilizzo di software coperto da copyright, brevetti industriali, marchi, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale e scientifico giuridicamente tutelabili. Vediamo come sfruttare l’incentivo, quali sono i beni agevolabili e come aderire esercitando l’opzione. , riservata ai titolari di reddito d’impresa che svolgano attività di ricerca e sviluppo, indipendentemente dal tipo di contabilità adottata e dal titolo giuridico in virtù del quale avviene l’utilizzo dei beni.

=> Patent box: tasse ridotte su software e brevetti

Tassazione

La Legge di Stabilità 2015 prevede un regime di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall’utilizzo  diretto o indiretto di beni immateriali, esclusi fino al 50% dalla formazione del reddito complessivo. L’incentivo consiste, quindi, nella parziale detassazione di tali redditi, ricalcolati sulla base di un apposito coefficiente. In caso di uso diretto verrà esclusa la parte di reddito determinata in contraddittorio con l’Agenzia delle Entrate sulla base di una procedura di ruling.

=> Patent box: calcolo del reddito e ruling

Sono escluse dalla formazione del reddito anche le plusvalenze derivanti dalla cessione dei beni a condizione che almeno il 90% del corrispettivo derivante dalla loro cessione sia reinvestito – prima della chiusura del secondo periodo d’imposta successivo a quello nel quale si è verificata la cessione . nella manutenzione o sviluppo di altri beni immateriali. Diversamente, il reddito dovrà essere aumentato dell’importo della plusvalenza che avrebbe concorso a formare il reddito nel periodo d’imposta in cui è stata realizzata.

Comunicazione

Per i primi due periodi d’imposta successivi a quelli in corso al 31 dicembre 2014, è necessario utilizzare il modello di comunicazione predisposto dal Fisco. Dal terzo periodo d’imposta l’opzione va invece comunicata in dichiarazione dei redditi, a decorrere dal periodo d’imposta al quale la stessa si riferisce. La comunicazione va presentata in via telematica, direttamente o tramite soggetti incaricati, utilizzando il software Patent box disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Il sistema di comunicazione rilascerà regolare ricevuta. Nel modello devono essere indicati i dati anagrafici di chi esercita l’opzione e dell’eventuale rappresentante firmatario. Deve essere riportato, inoltre, l’impegno alla presentazione telematica da parte dell’intermediario incaricato.

=> Patent box: istruzioni di domanda

Beni agevolabili

  • Software protetto da copyright;
  • brevetti industriali inclusi i brevetti per invenzioni per modello di utilità, per varietà vegetali, topografiche e di prodotti a semiconduttori;
  • marchi inclusi quelli collettivi registrati o in corso di registrazione;
  • disegni e modelli giuridicamente tutelabili;
  • know-how giuridicamente tutelabile, compreso quello commerciale o scientifico, considerato come informazione segreta. 

Esenzioni fiscali

Chi sceglie di adottare il regime del Patent box ha diritto a una parziale esenzione su IRES, IRPEF e IRAP sui redditi derivanti da utilizzo diretto o concessione in uso a terzi dei beni immateriali. La percentuale di esenzione dal versamento delle imposte varia in base all’anno di riferimento:

  • 30% del reddito agevolabile nel 2015;
  • 40% nel 2016;
  • 50% a partire dal 2017.

Obiettivi

L’opzione – che non va necessariamente esercitata con riferimento a tutti i beni immateriali detenuti dai soggetti beneficiari – intende censire le imprese che svolgono attività di ricerca e sviluppo e che potrebbero beneficiare del relativo regime di vantaggio. Pertanto, gli elementi utili alla quantificazione del bonus, per l’anno d’imposta 2015, potranno essere individuati anche successivamente all’esercizio dell’opzione.

=> Patent Box, la rinuncia all’opzione

Sia ben inteso che, qualora il contribuente giunga alla considerazione che non risulta possibile o conveniente operare la variazione in diminuzione nella dichiarazione dei redditi, non andrà incontro ad alcuna conseguenza.

Per approfondimenti:  Modello di comunicazione Patent box ; Software Patent box