L’Anagrafe dei conti correnti si arricchisce di nuovi dati, d’ora in poi anche i pagamenti effettuati e ricevuti sulle carte prepagate e ricaricabili dotate di IBAN verranno comunicate al Fisco. Gli operatori comunicheranno al Fisco la giacenza media mantenuta nell’anno, le consistenze iniziali e finali e il totale delle movimentazioni. Lo prevede un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate adottato in questi giorni.
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Carte prepagate
In sostanza le informazioni che verranno inviate relativamente alle carte prepagate dotate di IBAN saranno le stesse che vengono inoltrate ora per i conti correnti. Diversamente finora i dati sulle carte prepagate venivano segnalati dalle banche con il codice riservato alle carte di credito, ovvero estremi delle carte, senza indicare l’importo medio.
ISEE
Le informazioni relative alle carte prepagate con IBAN verranno utilizzati anche ai fini della DSU, necessaria per ottenere l’ISEE.
Pignoramenti
L’equiparazione tra conti correnti e carte prepagate con IBAN porta con sé un’altra novità: queste ultime diventano pignorabili. I dati relativi alle carte prepagate, infatti, potranno essere utilizzati al pari di quelli trovati tramite la cosiddetta “Ricerca telematica dei beni del debitore” ai creditori di ottenere, per il tramite dell’ufficiale giudiziario, alle banche dati online della PA per individuare conti, stipendi, pensioni, depositi, titoli, immobili e automobili da pignorare.
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Scadenze fiscali
Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate concede inoltre più tempo agli operatori per effettuare l’invio all’Anagrafe tributaria dei dati relativi a saldi e movimentazioni per l’anno 2015: la scadenza del 15 febbraio viene posticipata al 31 marzo 2016. La scadenza per l’inoltro delle comunicazioni mensili dei dati relativi a gennaio e febbraio 2016, che deve essere effettuata per la prima volta tramite il SID, viene prorogata al 30 aprile 2016.