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Saldo TASI e IMU a Roma e Milano

di Barbara Weisz

Pubblicato 4 Dicembre 2015
Aggiornato 27 Marzo 2018 11:13

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Aliquote TASI e IMU invariate a Roma e Milano, il saldo di dicembre sarà pari all'acconto di giugno: risorse online, guida al calcolo.

Sia Milano sia Roma non hanno deliberato nuove aliquote TASI e IMU 2015, quindi le imposte sugli immobili si versano con le stesse regole del 2014: vediamo in questa breve guida come si effettua il calcolo, quali strumenti vengono messi a disposizione online dalle rispettive amministrazioni, come si effettua il pagamento.

=> Saldo IMU e TASI 2015: aliquote e scadenze

Ricordiamo che sia per l’IMU sia per la TASI, l’imponibile si calcola prendendo la rendita catastale rivalutata del 5% e applicando il coefficiente relativo alla tipologia dell’immobile. A questo punto, si applicano le aliquote decise dalle delibere. Entrambe le amministrazioni forniscono risorse online che si possono utilizzare: il Comune di Roma ha un programma di calcolo accessibile dalla home page e una pagina con tutte le informazioni, mentre dalla home page del portale del Comune di Milano si arriva a una pagina dedicata alle imposte sugli immobili seguendo il percorso servizi – Entrate – imposta sugli immobili. E’ comunque possibile utilizzare lo strumento per il calcolo TASI online di PMI.it.

=> TASI 2015: guida al saldo per privati e imprese

TASI a Roma

  • Aliquota prima casa (escluse A1, A8 e A9): 0,25%. Si applica anche a fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali, casa coniugale assegnata al coniuge, immobile non in locazione del personale in servizio permanente nelle forze dell’ordine (Forze armate, Polizia, Carabinieri, Gdf, Vigili del fuoco, personale appartenente alla carriera prefettizia), senza vincoli di residenza e dimora abituale, unità immobiliare non locata di anziani o disabili residenti in istituti di ricovero o sanitari, in comodato a parenti di primo grado (genitori-figli) come abitazione principale se con ISEE entro 15.000 euro annui.
  • Detrazioni prima casa, in base alla rendita catastale: 110 euro per immobili con rendita fino a 450 euro, 60 euro per immobili con rendita fra 451 e 650 euro, 30 euro per immobili con rendita fra 651 e 1.500 euro.
  • Prima casa di lusso (A1, A8 e A9): 0,1%;
  • Fabbricati rurali ad uso strumentale: 0,1%.
  • Altri immobili: 0,08%.
  • Quota inquilino: 20%.

IMU a Roma

L’aliquota è all’1,06% quindi la somma somma TASI+IMU degli immobili diversi dalla prima casa è pari all’1,14%, il livello massimo consentito. Eccezioni:

  • prima casa di lusso (A1, A8 e A9): aliquota 0,5%, detrazione 200 euro;
  • alloggi Ater (istituto case popolari): aliquota 0,68%, detrazione 200 euro;
  • negozi e botteghe (C1), laboratori (C3), nella categoria D8 le sole autorimesse pubbliche, teatri e cinema, immobili Onlus, negozi storici, edicole: 0,76%.

TASI a Milano

  • Aliquota prima casa: aliquota 0,25%. Si applica anche a unità in comodato a parenti di primo grado con ISEE fino a 15mila euro, immobili di anziani in case di riposo, casa assegnata al coniuge e immobili di appartenenti alle forze dell’ordine.
  • Detrazioni prima casa: 115 euro per immobili con rendita catastale fino a 300 euro, 112 euro per immobili con rendita fino a 350,99 euro. Per le rendite superiori, ci sono altri sei scaglioni, ma la detrazione si applica solo se il reddito del proprietario non supera i 21mila euro. Ecco le detrazioni: 99 euro per rendita da 351 a 400,99 euro, 87 euro per rendita da 401 a 450,99 euro, 74 euro per rendita da 451 a 500,99 euro, 61 euro per rendita da 501 a 550,99 euro, 49 euro per rendita da 551 a 600,99 euro, 24 euro per rendita da 601 a 700 euro. In più, c’è un’ulteriore detrazione di 20 euro per ciascun figlio a carico fino a 26 anni con residenza o dimora abituale nell’immobile (massimo 60 euro). Non si applicano detrazioni se l’immobile è in comodato a parenti di primo grado.
  • Fabbricati rurali ad uso strumentale: 0,1%.
  • Altri immobili: 0,08%.
  • Quota inquilino: 10%

IMU a Milano

Anche qui, aliquota 1,06% (somma IMU + Tasi 1,14%). Ecco le eccezioni:

  • prima casa di lusso (A1, A8 e A9): 0,6%;
  • seconde case in locazione con affitto calmierato: 0,65%;
  • immobili di start up, di proprietà o in affitto (data di costituzione successiva all’1 gennaio 2013): 0,76%;
  • immobili non commerciali: 0,88%. L’aliquota si applica anche se parte dell’immobile è adibito a uso commerciale, purché i proventi siano destinati all’attività istituzionale dell’ente;
  • seconde case in affitto (gruppo A, tranne a10): 0,96%. L’aliquota si applica anche se l’immobile non è più locato in conseguenza di decreto di sfratto, non ancora eseguito;
  • negozi e botteghe (C1), di proprietà o in affitto: 0,87%. Solo se utilizzati per l’attività di impresa. L’aliquota si applica anche se l’immobile è affittato all’esercente;
  • laboratori (C3), di proprietà o in affitto: 0,87%;
  • seconde case occupate abusivamente: 0,76% (occupazione documentata da denuncia di forze dell’ordine).

(Fonte: delibere TASI e IMU Roma e Milano pubblicate dal Dipartimento delle Finanze)