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Legge di Stabilità 2016: taglio tasse e Riforma Pensioni

di Francesca Vinciarelli

Pubblicato 28 Agosto 2015
Aggiornato 8 Settembre 2015 10:09

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In arrivo la Legge di Stabilità 2016: ecco cosa prevede in termini di taglio alle tasse (soprattutto IMU e TASI) e Riforma delle Pensioni.

In arrivo tra meno di due mesi la prossima manovra finanziaria, la Legge di Stabilità 2016, che tra le novità porterà con sé anche un taglio alle tasse (TASI e IMU in cima alla lista), la tanto attesa Riforma delle Pensioni e la possibile proroga ed estensione di alcune detrazioni fiscali (come Bonus Mobili, ristrutturazioni e riqualificazione energetica).

=> Bonus Ristrutturazioni verso la riconferma 2016

Local tax

Per quanto riguarda la local tax gli scenari possibili sono diversi, inclusa l’abolizione di IMU e TASI a partire dal 2016. Per capire bene quale sarà l’effettiva sorte della local tax bisognerà fare i conti con le risorse a disposizione. Punto sul quale ha già posto l’attenzione il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti. L’ipotesi più caldeggiata prevede l’abolizione della TASI 2016 sulla prima casa per tutti e l’abolizione di alcune tipologie di IMU (terreni agricoli e macchinari imbullonati), sempre per l’anno prossimo. Per il MEF tuttavia – guardando ai costi dell’operazione, pari a 3,4 miliardi di euro – non è pensabile un’abolizione totale della TASI sulla prima casa: è necessario mantenerla per gli immobili di valore maggiore. In questo modo verrebbero risparmiati 1,2 miliardi di euro da destinare alla deducibilità totale dell’IMU sui capannoni per le imprese.

=> IMU agricola: proroga a ottobre

Per quanto riguarda in generale la local tax, il Governo sta ragionando sulle seguenti ipotesi:

  • attribuzione ai Comuni dell’intero gettito derivante dall’IMU sui capannoni industriali;
  • attribuzione ai Comuni di una quota maggiore del gettito derivante dall’IMU sulla seconda casa, rispetto all’attuale 50%;
  • introduzione di una vera e propria local tax, pari alla somma dell’IMU e della TASI dovute;
  • mantenimento della TARI, che prende in considerazione parametri differenti;
  • abolizione di aliquote e detrazioni, in ottica di semplificazione degli adempimenti, e dell’obbligo per i Comuni di inviare un bollettino di pagamento precompilato ai contribuenti;
  • definizione di una nuova tassa, un canone di natura patrimoniale o tributaria, per le imposte comunali minori (Cosap, Tosap, Cimp) dovute, dai titolari di attività commerciali, per l’occupazione delle aree pubbliche, per la pubblicità e le affissioni.

Tasse imprese

Per gli anni successivi al 2016 dovrebbe essere prevista anche una riduzione delle tasse sulle imprese (riduzione dell’IRES nel 2017 dal 31% al 24%) e la riforma dell’IRPEF (nel 2018) con la ridefinizione degli scaglioni di reddito.

Riforma Pensioni

Sul piatto c’è poi anche la tanto discussa Riforma delle Pensioni. Tra le iniziative del Governo, oltre alla revisione della Legge Fornero, soprattutto in ottica di flessibilità, potrebbe arrivare l’assegno universale per gli over 55 senza lavoro e senza un assegno pensionistico, proposto dall’INPS insieme al sistema contributivo per tutti i lavoratori che dovessero decidere di lasciare prima del raggiungimento dei requisiti pensionistici. Con questa opzione chi dovesse andare in pensione anticipata si vedrebbe decurtare il proprio assegno previdenziale del 20-30%. Tra le voci contrarie al contributivo per tutti e all’abbassamento del valore delle pensioni (che comporterebbe anche minori entrate per l’Erario), c’è il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, secondo il quale concedere il pensionamento anticipato darebbe una spinta all’occupazione giovanile.

=> Riforma Pensioni: le novità dopo la Legge Fornero

Taglio tasse ed effetto boomerang

Sulla questione del taglio alle tasse, tuttavia, non tutti sono favorevoli perché preoccupati di un possibile effetto boomerang. Ad esempio la CGIA Mestre ha posto l’attenzione sulla necessità di “sterilizzare” le clausole di salvaguardia su IVA e accise prima di pensare a tagliare IMU e TASI. Ecco quelle che, secondo la CGIA Mestre sono le risorse necessarie che il Governo deve trovare entro il 31 dicembre 2015 per sterilizzare le clausole di salvaguardia e rispettare le disposizioni previste dalle sentenze della Corte Costituzionale:

Risorse necessarie

(miliardi di euro)

Sterilizzazione delle clausole di salvaguardia

18,8

Reindicizzazione pensioni e rinnovo contratto lavoratori del pubblico impiego

2,1

Estensione anche per il 2016 della decontribuzione totale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato

1,5

TOTALE

22,4

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