Gli ultimi ritocchi al testo del decreto sulla fatturazione elettronica tra imprese (non obbligatoria, ma fiscalmente agevolata) dal 2017 sono serviti a introdurre semplificazioni per le PMI, ma non solo: numerose disposizioni nel testo originario rischiavano di penalizzare le piccole imprese con uffici contabilità poco strutturati, mentre altre norme erano troppo difficili da rispettare.
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Le novità
In particolare sono due le novità del nuovo testo, adesso approvato in via definitiva in Consiglio dei Ministri, dopo essere stato esaminato due volte (così come anche dal Parlamento).La prima riguarda l’invio delle fatture: lsarò sufficiente inviare in formato elettronico anche solo i dati della fattura e non necessariamente la fattura vera e propria. In questo modo, si supera un ostacolo rappresentato dall’originaria previsione, che faceva dipendere le agevolazioni fiscali dall’invio telematico delle fatture elettroniche.
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Ora, se per le operazioni attive il problema non sussiste (nel senso che l’azienda aderendo al sistema emetterà con ogni probabilità fatture elettroniche), per le operazioni passive si evidenziava l’impossibilità di trasmettere telematicamente quelle emesse, eventualmente, in formato cartaceo dai fornitori. La nuova formulazione semplifica la vita al contribuente, che spesso è un professionista o una PMI.
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La seconda novità è stata introdotta nel corso del secondo passaggio in CdM, accogliendo una proposta emersa in sede di parere parlamentare: l’Agenzia delle Entrate dal 2016 si impegna a mettere a disposizione un servizio per la gestione gratuita delle fatture elettroniche, non solo per la predisposizione dei file e l’invio ma anche per la conservazione delle fatture. Qui la semplificazione è rivolta in particolare ai contribuenti, PMI in testa, che hanno una struttura di contabilità semplice e farebbero fatica a gestire autonomamente la fase della conservazione.
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Le agevolazioni
Per il resto, l’impianto del decreto resta quello originario. Per l’emissione delle fatture elettroniche le imprese potranno utilizzare lo stesso Sistema di Interscambio attualmente in uso per le fatture verso la Pubblica Amministrazione. Per chi, dal 2017, sceglierà la fatturazione elettronica per transazioni commerciali tra soggetti privati, sono previste una serie di semplificazioni:
- rimborsi IVA in 3 mesi
- riduzione di un anno dei termini di accertamento ( da 4 a 3 anni)
- esonero dall’obbligo di Spesometro
- comunicazioni Black List
- controlli fiscali più semplici
- addio agli scontrini fiscali.