L’Agenzia delle Entrate ha pubblica le prime bozze dei modelli dichiarativi 2025. Fra le principali novità del Modello 730/2025 c’è l’accorpamento dei primi due scaglioni IRPEF, possibilità di inserire tutti i redditi non riconducibili alla partita IVA, la cedolare secca al 26% sulle locazioni brevi, il Bonus Tredicesima, il Superbonus e il Sismabonus dilazionati in dieci rate.
Nella versione provvisoria del Modello 770/2025 ci sono invece la rimodulazione delle note su ritenute e trattenute, la gestione del Bonus Tredicesima nel riepilogo delle compensazioni. Vediamo nel dettaglio.
Modello 730/2025: guida alle novità
Le bozze come di consueto sono a disposizione dei contribuenti sul portale dell’Agenzia delle Entrate, complete delle relative istruzioni.
Nuovi scaglioni IRPEF
Nella bozza del Modello 730/2025 confluisce la riforma IRPEF approvata lo scorso anno, che accorpa i primi due scaglioni e prevedendo quindi un’aliquota fiscale del 23% fino a 28mila euro di reddito. Sopra questa cifra, le regole restano invece immutate e pertanto le tasse da pagare sull’imponibile delle persone fisiche restano al 35% per i redditi fra 28mila euro e 50mila euro e al 43% sopra i 50mila euro.
Detrazioni per i lavoratori dipendenti
E’ stato aggiornato l’importo della detrazione per redditi da lavoro dipendente (innalzato a 1.955 euro per l’anno 2024), che sostanzialmente porta la no tax area a 8mila 500 euro, equiparandola a quella dei pensionati.
E c’è la franchigia di 260 euro sulle detrazioni per i titolari di reddito superiore a 50mila euro applicata lo scorso anno: questi contribuenti possono applicare le detrazioni sul reddito 2024 solo se superano questa cifra, con l’unica eccezione di quelle sanitarie che invece continuano a seguire le vecchie regole.
Per i lavoratori dipendenti con reddito fino a 28mila euro e almeno un figlio, infine, nel 730/2025 è inserito il Bonus Tredicesima, ossia l’indennità di 100 euro rapportata ai giorni di lavoro, che non concorre alla formazione del reddito complessivo
Platea più ampia per il 730
Recepite anche le novità introdotte dal Decreto Adempimenti (Dlgs 1/2024) – sempre attuative della Riforma Fiscale – in base alle quali si amplia la platea di contribuenti che possono usare il 730: non più solo per redditi da lavoro dipendente o da pensione ma per tutte le tipologie di reddito senza partite IVA. Sono conseguentemente stati introdotti i nuovi quadri M e T per inserire i redditi assoggettati a tassazione separata o ad imposta sostitutiva, oppure derivati da plusvalenze di natura finanziaria.
Ad esempio, tra i redditi a tassazione separata e a imposta sostitutiva che lo scorso anno si dovevano indicare nel modello Redditi PF e ora sono compresi nel 730 rientrano le indennità e anticipazioni per cessazione di rapporti di agenzia e la tassazione aggiuntiva di bonus e stock option.
Le altre novità del 730/2025
Per gli affitti brevi c’è la nuova cedolare secca al 26% con l’eccezione di una sola unità immobiliare, che a scelta del contribuente può continuare ad applicare l’aliquota del 21%. Fra le altre novità:
- redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e di imprenditori agricoli con nuovo regime agevolativo (per gli anni 2024 e 2025 concorrono, considerati congiuntamente, alla formazione del reddito complessivo secondo diverse percentuali);
- Superbonus e Sismabonus dilazionate in 10 rate annuali di pari importo:
- Bonus Mobili con limite di spesa massimo a 5mila euro (l’aliquota resta la 50%);
- riforma detrazioni per il personale del comparto sicurezza e difesa, impatriati che trasferiscono la residenza fiscale in Italia, lavoro dipendente prestato all’estero in zona di frontiera, aliquote IVIE (valore degli immobili situati all’estero) e IVAFE (prodotti finanziari detenuti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato).
Il Modello 770/2025
La bozza del Modello 770/2025 utilizzato dai sostituti d’imposta per comunicare i dati su ritenute 2024, versamenti, compensazioni, riepilogo crediti vede altresì alcune novità. In modo particolare sono state rimodulate le note nei quadri ST e SR, relative a ritenute operate, trattenute per assistenza fiscale e imposte sostitutive e la gestione nel quadro SX (Riepilogo delle compensazioni) del credito correlato al Bonus Tredicesima” riconosciuto dal datore di lavoro ai dipendenti con i requisiti richiesti.