Turismo: case vacanza e affitti brevi con obbligo di CIN, sanzioni al via

di Barbara Weisz

8 Gennaio 2025 12:00

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Alberghi, B&B, case vacanza, agriturismi e strutture ricettive devono registrarsi online sulla BDSR ed esporre il CIN: come funziona e come si richiede.

Per tutti gli immobili locati con affitti brevi e gli alloggi turistici (compresi bed and breakfast e case vacanza), è definitivamente entrato in vigore l’obbligo di CIN. Il Codice Identificativo Unico è valido su tutto il territorio nazionale, va esposto all’esterno della struttura e negli annunci che la pubblicizzano (anche online). Diversamente, si applicano le sanzioni (da 500 a 10mila euro) previste per gli inadempienti.

Sono obbligati a richiedere il CIN tutti i gestori delle strutture ricettive, alberghiere ed extra alberghiere, compresi gli appartamenti destinati a locazioni brevi e affitti turistici, piuttosto che gli agriturismi.

Come richiedere il CIN per alloggi turistici

Per ottenere il CIN bisogna collegarsi alla BDSR (Banca dati nazionale delle Strutture Ricettive), sull’apposita piattaforma messa a punto dal ministero del Turismo (bdsr.ministeroturismo.gov.it), utilizzando le proprie credenziali SPID o la CIE (Carta d’identità elettronica).

Tutte le strutture già attive sono già censite: inserendo il codice fiscale vengono elencate. Il gestore può conseguentemente chiedere il codice.

C’è però anche una procedura specifica di segnalazione per le strutture mancanti (perché mai censite in precedenza a livello regionale), attivabile nel caso in cui non venga trovato il proprio alloggio nella BDSR.

A cosa serve il CIN per affitti brevi e strutture ricettive

Il Codice Identificativo Unico nazionale attesta che l’immobile rispetta tutte le regole sulle locazioni turistiche, comprensive ad esempio di obblighi di sicurezza (soprattutto per quelle gestite a livello professionale).

Tutte le disposizioni normative e le informazioni utili per richiederlo, ed esporlo nel modo corretto, si possono consultare sul portale del ministero del Turismo, che oltre a pagine informative e FAQ mette anche a disposizione un contact center e indirizzi mail.

E’ possibile chiamare il numero 06/164169910 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18, oppure scrivere a info.bdsr@ministeroturismo.gov.it, oppure urp@ministeroturismo.gov.it.

Le sanzioni per gli inadempienti

Ecco le sanzioni previste per chi non è in regola con la normativa sul CIN:

  • mancata richiesta di CIN: sanzione pecuniaria da 800 a 8.000 euro;
  • mancata esposizione del CIN: sanzione da 500 a 5.000 euro;
  • assenza dei requisiti di sicurezza: sanzione da 600 a 6mila euro;
  • affitto turistico di più di 4 immobili senza SCIA: sanzione da 2mila a 10mila euro.