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Riscossione: nuove regole per le rate 2025

di Anna Fabi

30 Dicembre 2024 09:39

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Dal 2025, tempi più lunghi per i piani di rientro con il fisco: fino a 108 rate senza documentare difficoltà, con estensione a 120 per chi fornisce prove economiche.

Dal 1° gennaio 2025 entreranno in vigore nuove modalità di rateizzazione dei debiti fiscali, con tempi più lunghi per i piani di rientro, in linea con quanto stabilito dal decreto del viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

La misura si inserisce nell’ambito della riforma della riscossione, mirata a semplificare e rendere più flessibili i rapporti tra contribuenti e fisco.

Rateizzazione cartelle senza documentazione

La principale novità riguarda i contribuenti e le imprese con debiti fiscali inferiori a 120mila euro. Questi potranno accedere alla durata massima dei piani di rateizzazione anche senza dover comprovare lo stato di difficoltà economica, limitandosi ad attestarlo. Per stato di difficoltà si intende una situazione in cui il debito supera un certo rapporto con l’ISEE del nucleo familiare (per persone fisiche e imprese individuali) o con il valore della produzione aziendale.

Durate progressive dei piani di rientro

Le nuove regole prevedono durate massime graduate per i piani di rateizzazione, a seconda dell’anno in cui viene presentata la domanda. In dettaglio:

  • 84 rate mensili per domande presentate negli anni 2025 e 2026;
  • 96 rate mensili per domande presentate negli anni 2027 e 2028;
  • 108 rate mensili per domande presentate dal 1° gennaio 2029.

Rateizzazione con documentazione di difficoltà

Se il debitore comprova lo stato di difficoltà economica, la durata del piano può estendersi ulteriormente. Per debiti superiori a 120mila euro, la durata massima arriva fino a 120 rate mensili.

Per debiti entro i 120mila euro, la durata segue un ulteriore schema progressivo:

  • Da 85 a 120 rate per istanze presentate nel 2025 e 2026;
  • Da 97 a 120 rate per istanze presentate nel 2027 e 2028;
  • Da 109 a 120 rate per istanze presentate dal 1° gennaio 2029.

Obiettivi della riforma

Questa riforma si propone di agevolare la regolarizzazione fiscale dei contribuenti, rendendo più accessibili i piani di rientro anche per le fasce meno strutturate. In questo modo, si punta a migliorare la gestione del debito fiscale, garantendo al contempo maggiore sostenibilità economica per cittadini e imprese.

I dettagli applicativi delle nuove norme saranno monitorati per valutarne l’efficacia, anche in considerazione del crescente impegno per semplificare i processi di riscossione e incentivare l’adempimento spontaneo.