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Acconto IVA: le scadenze di fine anno per essere in regola

di Anna Fabi

26 Dicembre 2024 09:00

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Entro il 27 dicembre 2024 i titolari di partita IVA devono versare l’acconto IVA: ecco chi è obbligato, chi è esonerato, come calcolarlo e come versarlo.

L’acconto IVA è uno degli appuntamenti fiscali più importanti di fine anno per i contribuenti italiani. Il versamento anticipa parte dell’imposta sul valore aggiunto dovuta per l’anno in corso, e il suo calcolo, così come le esenzioni, dipendono dalla situazione fiscale specifica di ciascun contribuente.

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DI seguito, tutte le regole in dettaglio.

Chi è tenuto al versamento IVA di fine anno

L’obbligo di pagamento dell’acconto IVA riguarda tutti i contribuenti che effettuano liquidazioni periodiche dell’imposta, siano essi mensili o trimestrali. I produttori agricoli e altri soggetti particolari, come le associazioni sportive dilettantistiche in regime forfetario, sono invece esclusi. Inoltre, non devono versare l’acconto i contribuenti che chiudono l’anno con un credito IVA, o chi prevede un’eccedenza detraibile. Un’ulteriore esenzione riguarda i debiti inferiori a 103,29 euro.

Esenzione acconto IVA

Ricapitolando, l’obbligo riguarda i titolari di partita IVA che effettuano liquidazioni periodiche, mensili o trimestrali ad esclusione dei seguenti soggetti:

  • contribuenti che hanno cessato l’attività entro il 30 novembre (per i mensili) o il 30 settembre (per i trimestrali);
  • chi ha iniziato una nuova attività nel corso del 2024;
  • coloro che prevedono di chiudere il periodo con un credito IVA o eccedenza detraibile;
  • i contribuenti con un acconto inferiore a 103,29 euro;
  • chi ha effettuato esclusivamente operazioni non imponibili, esenti, o senza obbligo di versamento IVA.

Altri soggetti esonerati includono i produttori agricoli in regime speciale, le associazioni sportive dilettantistiche in regime forfetario, e categorie particolari come i raccoglitori di rottami o i contribuenti che hanno affittato l’unica azienda senza svolgere altre attività IVA.

Metodi per calcolare l’acconto

Sono tre le modalità per determinare l’importo dovuto:

  • metodo storico basato sull’88% dell’imposta versata nello stesso periodo dell’anno precedente
    • per i contribuenti mensili si considera la liquidazione di dicembre 2023,
    • per i trimestrali si usa l’importo risultante dalla dichiarazione annuale o 4° trimestre 2023,
    • per i trimestrali speciali si fa riferimento alla liquidazione dell’ultimo trimestre (es. distributori di carburante o somministratori di energia).
  • metodo previsionale calcolato su una stima del debito IVA atteso, utile per chi prevede un calo del fatturato (utile se si prevede un volume d’affari inferiore rispetto all’anno precedente. Tuttavia, è rischioso perché eventuali errori possono comportare sanzioni);
  • metodo analitico basato su una liquidazione effettiva effettuata al 20 dicembre 2024, considerando le operazioni registrate fino a quella data (si include il totale delle operazioni registrate o da registrare fino a quella data per i mensili o fino al 20 dicembre per i trimestrali) e in questo caso, l’acconto corrisponde al 100% del debito IVA effettivo).

=> Guida pratica ai metodi di calcolo IVA

Variazione della periodicità

In caso di modifica del regime di liquidazione IVA, il calcolo dell’acconto cambia. Chi passa da un regime trimestrale a uno mensile dovrà calcolare l’acconto basandosi su un terzo dell’imposta annuale.

Al contrario, chi passa da mensile a trimestrale utilizzerà la somma delle liquidazioni degli ultimi tre mesi del 2023.

Contabilità separata: cosa sapere

I contribuenti che gestiscono più attività con contabilità separata devono calcolare distinti acconti per ciascuna attività e compensare i risultati. Questo richiede una gestione accurata delle registrazioni contabili.

Per approfondire i dettagli normativi o chiarire eventuali dubbi, si consiglia di consultare il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate o rivolgersi al proprio consulente fiscale.

Come versare l’acconto IVA

Il pagamento deve essere effettuato tramite modello F24, utilizzando i codici tributo:

  • 6013 per i contribuenti mensili,
  • 6035 per quelli trimestrali.

Il modello deve essere trasmesso telematicamente e l’importo versato sarà scalato dal debito d’imposta risultante dalla successiva liquidazione.