L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 66/E, ha chiarito che è possibile richiedere l’agevolazione fiscale “prima casa” anche se la dichiarazione di successione viene presentata oltre i termini ordinari. Il beneficio, tuttavia, è soggetto a limiti temporali specifici e deve rispettare i requisiti previsti dalla normativa vigente.
La risoluzione introduce quindi maggiore flessibilità per i contribuenti, ma richiede il rispetto di precise condizioni.
Agevolazione prima casa per le successioni: i benefici fiscali
L’agevolazione “prima casa” per le successioni prevede l’applicazione di imposte ipotecaria e catastale in misura fissa per immobili a uso abitativo non di lusso (esclusi quelli appartenenti alle categorie A1, A8, A9). È regolata dall’articolo 69 della legge n. 342/2000 e si applica ai trasferimenti di proprietà derivanti da successioni o donazioni. Per richiederla, è necessario dichiarare la sussistenza dei requisiti definiti dalla Nota II-bis allegata al Testo unico sull’imposta di registro (Dpr n. 131/1986).
Dichiarazione di successione tardiva: quando è ancora possibile
Sebbene la dichiarazione di successione debba essere presentata entro 12 mesi dall’apertura della successione, è possibile richiederla tardivamente senza perdere il diritto al beneficio, a patto che la dichiarazione venga presentata prima della notifica di un avviso di accertamento d’ufficio e che siano rispettati i termini di decadenza di cinque anni dall’obbligo originario.
L’agevolazione può essere richiesta tramite dichiarazioni integrative o sostitutive, purché queste siano presentate entro i limiti definiti dalla legge.
Come correggere o integrare una dichiarazione errata
L’Agenzia delle Entrate consente di rettificare errori nelle dichiarazioni di successione, inclusi quelli non meramente materiali o di calcolo. Tali modifiche sono valide se effettuate prima della notifica di un avviso di rettifica e liquidazione. Questa flessibilità permette ai contribuenti di correggere eventuali omissioni e richiedere agevolazioni anche successivamente.
Quando decade il diritto all’agevolazione “prima casa”
Il trasferimento della residenza entro 18 mesi dall’acquisto dell’immobile è un requisito essenziale. Se il contribuente presenta la dichiarazione di successione oltre il termine di 18 mesi senza aver soddisfatto questa condizione, il beneficio non può essere richiesto. È quindi fondamentale pianificare attentamente i tempi per evitare la decadenza del diritto.