Bonus prima casa con dichiarazione di successione oltre i termini

di Anna Fabi

1 Gennaio 2025 10:07

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Per chi effettua una richiesta di agevolazione “prima casa” con dichiarazione di successione tardiva, arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.

L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 66/E, ha chiarito che è possibile richiedere l’agevolazione fiscale “prima casa” anche se la dichiarazione di successione viene presentata oltre i termini ordinari. Il beneficio, tuttavia, è soggetto a limiti temporali specifici e deve rispettare i requisiti previsti dalla normativa vigente.

La risoluzione  introduce quindi maggiore flessibilità per i contribuenti, ma richiede il rispetto di precise condizioni.

Agevolazione prima casa per le successioni: i benefici fiscali

L’agevolazione “prima casa” per le successioni prevede l’applicazione di imposte ipotecaria e catastale in misura fissa per immobili a uso abitativo non di lusso (esclusi quelli appartenenti alle categorie A1, A8, A9). È regolata dall’articolo 69 della legge n. 342/2000 e si applica ai trasferimenti di proprietà derivanti da successioni o donazioni. Per richiederla, è necessario dichiarare la sussistenza dei requisiti definiti dalla Nota II-bis allegata al Testo unico sull’imposta di registro (Dpr n. 131/1986).

Dichiarazione di successione tardiva: quando è ancora possibile

Sebbene la dichiarazione di successione debba essere presentata entro 12 mesi dall’apertura della successione, è possibile richiederla tardivamente senza perdere il diritto al beneficio, a patto che la dichiarazione venga presentata prima della notifica di un avviso di accertamento d’ufficio e che siano rispettati i termini di decadenza di cinque anni dall’obbligo originario.

L’agevolazione può essere richiesta tramite dichiarazioni integrative o sostitutive, purché queste siano presentate entro i limiti definiti dalla legge.

Come correggere o integrare una dichiarazione errata

L’Agenzia delle Entrate consente di rettificare errori nelle dichiarazioni di successione, inclusi quelli non meramente materiali o di calcolo. Tali modifiche sono valide se effettuate prima della notifica di un avviso di rettifica e liquidazione. Questa flessibilità permette ai contribuenti di correggere eventuali omissioni e richiedere agevolazioni anche successivamente.

Quando decade il diritto all’agevolazione “prima casa”

Il trasferimento della residenza entro 18 mesi dall’acquisto dell’immobile è un requisito essenziale. Se il contribuente presenta la dichiarazione di successione oltre il termine di 18 mesi senza aver soddisfatto questa condizione, il beneficio non può essere richiesto. È quindi fondamentale pianificare attentamente i tempi per evitare la decadenza del diritto.