Debutta la pausa invernale del Fisco: oltre alla sospensione di agosto, l’Agenzia delle Entrate interrompe da quest’anno anche a dicembre l’invio di comunicazioni legate a controlli formali e automatizzati e lettere per l’adempimento spontaneo.
La nuova pausa, introdotta dal Decreto Adempimenti (attuativo della Riforma Fiscale), non comporta però la sospensione dei termini di adempimenti fiscali, e nemmeno dell’invio di cartelle esattoriali. Sostanzialmente, riguarda avvisi bonari e lettere di compliance.
Le comunicazioni fiscali sospese a dicembre
Le norme sono contenute nell‘articolo 10 del dlgs 1/2024. Dal 1° al 31 dicembre, l’Agenzia delle Entrate sospende l’invio delle comunicazioni sugli esiti dei controlli automatizzati e dei controlli formali delle dichiarazioni dei redditi, noinché quelle relative alla liquidazione delle imposte dovute sui redditi assoggettati a tassazione separata. Infine, non vengono inviate neanche le lettere di compliance per l’adempimento spontaneo.
I termini non sospesi
Contrariamente a quanto succede con la pausa estiva, non sono sospesi i termini di versamenti e adempimenti. Per cui, tutte le scadenze fiscali di dicembre sono confermate.
Ad esempio, entro il 9 dicembre si paga la sesta rata della Rottamazione (definizione agevolata) senza ulteriori dilazioni ne pause.
Le eccezioni per casi d’urgenza
Gli atti di compliance e le comunicazioni coinvolte nello stop di dicembre, in alcuni specifici casi di indifferibilità e urgenza possono essere inviati. Nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 9/E del 2 maggio 2024 vengono forniti a titolo esemplificativo alcuni esempi di queste situazioni urgenti:
- se il mancato invio mette in pericolo per la riscossione, per esempio perché stanno per scadere i termini di prescrizione e decadenza;
- comunicazioni o atti che prevedono l’inoltro di una notizia di reato ai sensi dell’articolo 331 del codice di procedura penale;
- destinatario sottoposto a procedure concorsuali.