Riformulato dal Governo e depositato al Senato l’emendamento al Decreto Fiscale (DL 155/2024) che prevede il rinvio al 16 gennaio 2025 per il versamento del secondo acconto delle imposte sui redditi 2024, con l’opzione di rateizzazione in cinque quote mensili, fino a maggio prossimo.
La proroga degli acconti di novembre, già concessa lo scorso anno, offrirà dunque anche questa colta alle Partite IVA con volume d’affari entro 170mila euro maggiore flessibilità per il pagamento di IRES, IRPEF e IRAP.
Per gli altri contribuenti resta ferma la scadenza del 2 dicembre come termine ultimo, che di norma ricade il 30 novembre ma che quest’anno è un sabato.
Scadenza secondo acconto imposte 2024
Tradizionalmente, il secondo acconto delle imposte sui redditi, tra cui IRPEF, IRES e IRAP, è fissato al 30 novembre. Poiché nel 2024 tale data cade di sabato, la scadenza è posticipata a lunedì 2 dicembre. L’emendamento riformulato dal Governo rinvia la scadenza di pagamento delle imposte, con esclusione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi assicurativi dovuti all’Inail.
Regole per le Partita IVA sopra i 170mila euro
L’acconto è calcolato in base all’imposta dovuta per l’anno precedente, al netto di detrazioni, crediti d’imposta, ritenute e eccedenze. È dovuto se l’imposta dichiarata supera 51,65 euro, con due tempistiche differenti:
- in un’unica soluzione se l’acconto è inferiore a 257,52 euro, entro il 2 dicembre 2024;
- in due rate se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro, con prima rata pari al 40% dell’acconto totale (già versata entro lo scorso giugno insieme al saldo dell’anno precedente) e con secondo acconto pari al restante 60%, da versare entro novembre (che quest0anno scala al 2 dicembre).
I contribuenti che prevedono una riduzione dell’imposta per l’anno in corso possono ricalcolare l’acconto in base alla stima dell’imposta effettivamente dovuta, evitando così un versamento eccedente.
Regole per le Partita IVA sotto i 170mila euro
Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, si era già detto favoregole ad accogliere la richiesta di rinvio al 16 gennaio 2025, con la possibilità di rateizzare l’importo in cinque quote mensili, fino a maggio 2025. Richiesta a quanto pare accolta a pochi giorni dal termine ultimo. Con l’approvazione del rinvio, i contribuenti che fatturano meno di 170mila euro hanno adesso due opzioni:
- unica soluzione con versamento entro il 16 gennaio 2025;
- rateizzazione in cinque quote mensili di pari importo, con scadenza il 16 di ciascun mese, da gennaio a maggio 2025.