Concordato Preventivo 2025 anche senza adesione 2024

di Anna Fabi

28 Ottobre 2024 10:29

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L'Agenzia delle Entrate fornisce chiarimenti sul Concordato Preventivo Biennale e sui requisiti di accesso per i periodi d’imposta 2024 e 2025.

I contribuenti in possesso dei requisiti richiesti, possono beneficiare dell’agevolazione per il biennio 2025-2026 anche se non aderiscono al Concordato Preventivo 2024/2025: l’Agenzia delle Entrate ha fornito nuovi dettagli in forma di FAQ in relazione al CPB.

Si tratta del primo dei nuovi chiarimenti forniti ad ulteriori dubbi riguardanti l’applicazione del nuovo istituto di compliance, fornite a distanza di pochi giorni dalla prima tornata di FAQ.

Vediamo di seguito gli altri, tutti pubblicati sul sito istituzionale delle Entrate tra le “nuove risposte alle domande più frequenti” in materia di Concordato Preventivo Biennale.

Accesso al CPB e cause di esclusione

Una delle cause che impediscono l’adesione al concordato è l’inizio dell’attività nel 2023. L’Agenzia sottolinea che l’inizio dell’attività coincide con l’apertura della partita Iva, sia per i contribuenti Isa che per quelli in regime forfetario.

Cambio attivita ma stesso ISA: niente cessazione CPB

Tra le cause di cessazione dal Concordato previste dall’articolo 21 del decreto CPB c’è la fattispecie nella quale il contribuente ISA modifica l’attività svolta durante il biennio concordatario rispetto al periodo precedente: in questo caso, di norma, si verifica la cessazione. Tuttavia, si spiega nella nuova FAQ, la cessazione non si verifica se le nuove attività rientrano nello stesso ISA (Indice sintetico di affidabilità fiscale).

Forfetari e cambio attività: rileva il settore

Per i contribuenti forfetari, l’articolo 32 del decreto CPB prevede la cessazione del concordato se l’attività è modificata durante il biennio concordatario.

In questo caso, chiarisce l’Agenzia delle Entrate, la cessazione si applica solo se le nuove attività rientrano in settori diversi con diversi coefficienti di redditività.

Dichiarazione IRAP omessa: quando scatta lo stop al CPB

L’omissione della Dichiarazione IRAP per gli anni 2021/2023 non è di per sè una causa di esclusione. Solo la mancata presentazione della dichiarazione dei redditi per almeno uno dei tre periodi d’imposta precedenti costituisce motivo di esclusione.

Benefici premiali CPB: il punteggio ISA non conta

L’adesione al CPB comporta benefici fiscali di varia natura, compresi quelli relativi all’IVA, e questo indipendentemente dal punteggio ISA ottenuto nel biennio interessato.

Come rileva la nuova FAQ delFsico, è lo stesso articolo 19 del decreto attuativo del Concordato Preventivo Biennale a confermare questo aspetto.

Ravvedimento speciale: versamento per la sanatoria

Il ravvedimento speciale riservato a coloro i quali aderiscono al concordato preventivo biennale entro il 31 ottobre 2024 è previsto dall’articolo 2-quater del Dl Omnibus.

Questi soggetti, ricorda l’Agenzia delle Entrate possono godere di una sanatoria sui redditi pregressi omessi, a patte di effettuare il versamento di un’imposta sostitutiva (flat tax) delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’IRAP, per una o più annualità di quelle interessate dal semi-condono, ossia quelle dal 2018 al 2022.

Il dettaglio delle FAQ è consultabile nella sezione del sito web delle Entrate riservato ai contribuenti ISA e in quello dedicato ai contribuenti forfetari.