Con il decreto legislativo n. 139/2024, approvato il 18 settembre 2024 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 2 ottobre, entrano in vigore dal 2025 le nuove disposizioni per il calcolo e il versamento dell’imposta sulle successioni.
La riforma, che punta a semplificare e rendere più efficiente il processo, introduce l’autoliquidazione del tributo, attribuendo ai contribuenti l’onere di calcolare e versare autonomamente l’imposta dovuta.
Vediamo in dettaglio cosa cambia.
Dichiarazione di Successione: come si trasmette
Dal 2025, tutte le dichiarazioni di successione dovranno essere inviate tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate, che acquisirà d’ufficio i dati catastali relativi agli immobili inclusi.
Ai contribuenti non residenti sarà consentita la spedizione via raccomandata, con la data di invio valida come data di presentazione.
Autoliquidazione imposta
La nuova normativa introduce poi significativi cambiamenti nella gestione dell’imposta di successione, rendendo il processo più autonomo e rapido per i contribuenti, ma richiedendo una maggiore attenzione nel calcolo delle imposte.
In particolare, a partire dal 2025, i soggetti obbligati dovranno calcolare e versare l’imposta di successione in base alla propria dichiarazione, senza attendere la notifica dell’Agenzia delle Entrate.
Abolizione imposta suppletiva
La riforma elimina il concetto di imposta suppletiva, riconducendo le eventuali integrazioni alla categoria dell’imposta complementare, applicabile in caso di rettifiche d’ufficio o per la correzione di errori.
Tassa successioni in 3 step
Ricapitolando, le principali novità sulle importe di successione a partire dal prossimo anno sono le seguenti.
- Versamento autonomo: l’imposta viene calcolata e versata dal contribuente entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione di successione.
- Rateizzazione: il pagamento può avvenire in un’unica soluzione o, in caso di importi superiori a 1.000 euro, in rate trimestrali (fino a un massimo di 12 rate per importi oltre i 20.000 euro).
- Controlli successivi: l’Agenzia delle Entrate verificherà l’esattezza dell’autoliquidazione e notificherà eventuali imposte aggiuntive.
Pagamento tassa di successione: nuove scadenze
L’imposta di successione deve essere versata in autoliquidazione entro 90 giorni dalla presentazione della dichiarazione. Per importi superiori a 20.000 euro, è possibile richiedere la rateizzazione fino a un massimo di 12 rate trimestrali.
Le imposte ipotecarie e catastali, invece, rimangono dovute entro la scadenza per la presentazione della dichiarazione stessa.
Agevolazioni per giovani eredi unici
Il decreto introduce specifiche disposizioni per gli eredi unici di età non superiore ai 26 anni. In questi casi, banche e intermediari finanziari possono svincolare parte delle attività ereditarie anche prima della dichiarazione di successione, per agevolare il pagamento delle imposte dovute.
Controlli ex post dall’Agenzia delle Entrate
Dopo il versamento, l’Agenzia delle Entrate verificherà la correttezza dell’autoliquidazione effettuata. Se dovessero emergere errori di calcolo, l’ufficio notificherà una richiesta di versamento aggiuntivo entro due anni dalla data di presentazione della dichiarazione. In questo caso, il contribuente dovrà versare:
- la differenza dell’imposta dovuta,
- una sanzione amministrativa pari al 30% dell’importo non versato,
- gli interessi maturati.
Per maggiori dettagli, è possibile consultare il testo completo del Decreto Legislativo n. 139/2024 disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.