L’Agenzia delle Entrate e l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) hanno avviato un tavolo tecnico per redigere nuove istruzioni destinate ai contribuenti che aderiscono al regime di adempimento collaborativo, con un focus sulla mappatura dei rischi fiscali derivanti dai principi contabili.
Le novità, contenute in un apposito provvedimento direttoriale del 10 ottobre 2024, prevedono aggiornamenti mirati per potenziare la gestione e il controllo del rischio fiscale.
Vediamo nel dettaglio in cosa consistono.
Regime di adempimento collaborativo
Introdotto dal Decreto Legislativo n. 128/2015, l’adempimento collaborativo è un regime volontario che favorisce la cooperazione tra contribuenti e amministrazione finanziaria, instaurando un rapporto basato sulla trasparenza e la fiducia.
I contribuenti ammessi possono beneficiare di un confronto preventivo per individuare e valutare i rischi fiscali, consentendo così un approccio proattivo e prevenendo potenziali controversie.
Per poter accedere a questo regime, le aziende devono disporre di un sistema integrato di gestione e controllo del rischio fiscale, inclusi i rischi derivanti dai principi contabili applicati.
Le novità della Riforma Fiscale
Il Decreto Legislativo n. 221/2023, emanato in attuazione della Legge Delega n. 111/2023, ha ampliato l’accesso al regime di adempimento collaborativo. Oltre a estendere la platea dei contribuenti eleggibili, ha introdotto l’obbligo di certificazione del sistema di controllo fiscale, affidandolo a professionisti qualificati. Questa certificazione attesta l’adeguatezza del sistema di rilevazione, misurazione e gestione del rischio fiscale (TCF) dell’azienda.
Le aziende che desiderano aderire al regime dovranno pertanto conformarsi a un modello certificato e standardizzato, sottoponendo il proprio sistema di gestione del rischio a verifiche esterne e documentando la sua efficacia e adeguatezza.
Tavolo tecnico AdE e OIC: obiettivi e compiti
Il nuovo tavolo tecnico con l’OIC, istituito dall’Agenzia delle Entrate, ha il compito di aggiornare e integrare le linee guida per la gestione del rischio fiscale, con particolare attenzione ai rischi legati ai principi contabili. L’obiettivo è fornire indicazioni chiare e dettagliate per la mappatura dei rischi fiscali connessi ai principi contabili utilizzati dai contribuenti.
Le linee guida redatte dal tavolo tecnico saranno un riferimento essenziale per le aziende, che potranno così adeguare i propri sistemi di gestione del rischio in conformità con i nuovi requisiti normativi.
Questo processo mira a garantire maggiore trasparenza e certezza nell’applicazione delle norme fiscali, contribuendo a una gestione più efficiente e sicura delle attività contabili e fiscali.
Nuove istruzioni per la mappatura del rischio fiscale
Tra le novità previste dal provvedimento del 10 ottobre c’è l’introduzione di istruzioni specifiche per la mappatura dei rischi fiscali derivanti dall’applicazione dei principi contabili. Tra i rischi ci sono le potenziali discrepanze tra quanto dichiarato in bilancio e le normative fiscali, che potrebbero esporre le aziende a sanzioni.
linee guida aggiornate forniranno un supporto pratico per identificare, valutare e gestire questi rischi, migliorando così la compliance fiscale delle aziende.
Requisiti e obblighi di certificazione
La certificazione del sistema di gestione del rischio fiscale, introdotta dal Dlgs n. 221/2023, è un passaggio cruciale per le aziende che intendono aderire al regime. Questo processo, che deve essere condotto da professionisti qualificati e prevede la verifica del sistema di rilevazione e controllo del rischio, inclusa la conformità con i principi contabili.
Il modello certificato è l’evoluzione del precedente “modello aperto”, garantendo standard più elevati di controllo e trasparenza. Le aziende sono tenute a mantenere il sistema costantemente aggiornato e adeguato ai cambiamenti normativi e operativi, assicurando così la continuità nella gestione del rischio fiscale.
Con le nuove disposizioni, si punta a favorire un ambiente fiscale più trasparente, riducendo il contenzioso e garantendo maggiore certezza ai contribuenti.