PMI italiane tartassate: pressione fiscale al 50%

di Teresa Barone

14 Ottobre 2024 09:57

logo PMI+ logo PMI+
Disparità crescente tra la pressione fiscale che grava sulle PMI italiane (50%) e le tasse versate dei colossi del Web (36%): 120 volte di più.

Mentre i giganti del Web e dell’IT incrementano i loro ricavi in modo esponenziale senza versare al Fisco quanto dovuto, le PMI italiane devono fare i conti con una pressione fiscale che continua ad aumentare.

In termini di imposte, le PMI pagano 120 volte più delle grandi aziende digitali ed informatiche, con un onere che nel primo caso si ferma al 36% mentre nel secondo caso arriva al 50%.

PMI nel mirino del Fisco italiano

A comparare l’imposizione sulle PMI con quella sulle multinazionali di Internet presenti in Italia è l’Ufficio studi della CGIA, che sottolinea come le piccole imprese versino ogni anno 24,6 miliardi di tasse, contro i 206 milioni di euro delle prime (elaborazione dati Mediobanca).

A creare disparità, secondol la CGIA è il trattamento fiscale applicato in Italia, che “penalizza” i piccoli e favorisce i giganti.

Se sui nostri imprenditori grava un tax rate effettivo che sfiora il 50%, spiega lo studio, sulle Big Tech si attesta, secondo l’Area Studi di Mediobanca, al 36%.

E sebbene da quest’anno entri in vigore la Global Minimum Tax (GMT), secondo il dossier curato dal Servizio Bilancio dello Stato della Camera, il gettito previsto dalla sola applicazione dell’aliquota del 15% sulle multinazionali sarà molto contenuto.

È sempre la CGIA – in vista della stesura della Manovra – a mettere in evidenza la necessità di chiedere qualche sacrificio in più a coloro che hanno registrato profitti molto elevati, versando però poche tasse, grazie alla strategia basata sullo spostamento di parte degli utili realizzati in Italia nei Paesi a fiscalità di vantaggio.

Gettito a confronto

Il confronto è orientativo, perchè gli ultimi dati sugli autonomi si riferiscono al periodo di imposta 2021 mentre il gettito delle Big Tech al 2022.

Di seguito, ad ogni modo, la tabella con il gettito delle principali imposte pagate da tutte le imprese e dai lavoratori autonomi in ogni Regione d’Italia messo a confronto con quanto è stato  ersato dalle 25 “WebSoft” presenti in Italia.

A paragone sono messe le imposte dirette IRPEF, IRAP, IRES e flat tax in regime forfetario. Per l’IRPEF, la stima è relativa alla quota di gettito imputabile agli imprenditori individuali, ai collaboratori familiari e ai soci di società di persone.