Oltre alla Rottamazione quater, sembra che il Governo stia valutando una riapertura dei termini per i contribuenti che, dopo aver aderito, sono fuoriusciti dalla definizione agevolata negli scorsi mesi. Inoltre, non è da escludersi una nuova rottamazione su tutte le cartelle esattoriali 2023.
Il motivo è sempre lo stesso: il gettito finora recuperato è inferiore alle attese e quindi si cerca di ammorbidire il perimetro applicativo dello strumento agevolativo per fare cassa.
Vediamo tutto.
Proroga scadenza Rottamazione quater
Come noto, il mancato rispetto delle scadenze rateali comporta la decadenza dalla definizione agevolata e la ripresa delle normali attività di riscossione sulle somme residue. Le modalità di pagamento sono quelle consuete:
- tramite i moduli (bollettini) allegati alla Comunicazione delle somme dovute, da pagare agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate oppure presso banche, Poste Italiane, ricevitorie autorizzate e PagoPA;
- servizio Paga online sul portale dell’agente della riscossione AdER o sull’appa Equiclick;
- con domiciliazione bancaria e addebito RID sul conto.
Ipotesi riapertura termini
In base alle stime del Governo, la Rottamazione doveva produrre entrate per circa 300 milioni di euro ma circa la metà dei contribuenti che avevano aderito ha interrotto i pagamenti, per cui al momento manca all’appello 100 milioni di euro.
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Due le strade su cui sarebbero al lavoro i tecnici dell’Economia.
- La prima sarebbe una semplice riapertura dei termini, che consentirebbe di recuperare queste somme disperse dando la possibilità a chi inizialmente aveva aderito di rientrare nella definizione agevolata. Una misura quindi simile a quella già prevista a inizio 2024, che ha consentito a chi era in ritardo con i primi due versamenti di saldare entro la metà dello scorso mese di marzo.
- La seconda ipotesi sarebbe una vera e propria nuova rottamazione, che consentirebbe di regolarizzare le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2023.