Si avvicina l’approvazione della legge di conversione del decreto Coesione, il Governo ha posto la fiducia alla Camera per cui il testo resta quello approvato dal Senato.
Fra le novità c’è anche l’estensione delle agevolazioni ZLS (Zone Logistiche Semplificate) a Marche ed Umbria, che tuttavia richiede anche un DPCM attuativo.
Come funzionano le ZLS
Le ZLS si sviluppano intorno a un’area portuale, possono includere anche aree non immediatamente adiacenti che però abbiano un nesso economico funzionale, può essercene al massimo una in ogni regione, nel rispetto di una superficie massima prestabilita. Le imprese che si trovano in queste zone fruiscono di particolari semplificazioni operative.
Per aprire nuove attività è prevista un’autorizzazione unica, le disposizioni regionali possono potenziare questa semplificazione istituendo uno sportello unico digitale, disponibile anche in lingua inglese, dotato dei migliori standard tecnologici, e con carattere di interoperabilità rispetto ai sistemi e alle piattaforme digitali in uso presso gli enti coinvolti nell’istruttoria del procedimento.
Attualmente, le aree produttive ZLS sono previste solo nelle cosiddette Regioni più sviluppate, ovvero Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, e Province di Trento e Bolzano. Lo indica la Manovra 2018, che le ha istituite «al fine di favorire la creazione di condizioni favorevoli allo sviluppo di nuovi investimenti nelle aree portuali delle regioni più sviluppate».
Ora la nuova regola aggiunge anche le Regioni «in transizione non ricomprese nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno». In pratica, Umbria e Marche.
Credito d’imposta per aziende nelle ZLS
Il decreto Coesione introduce anche ulteriori agevolazioni, in particolare un credito d’imposta sugli investimenti in beni strumentali effettuati dall’8 maggio al 15 novembre 2024. I criteri e le modalità di applicazione saranno definiti da apposito decreto ministeriale attuativo. Gli investimenti ammessi sono definiti dall’articolo 16, comma 2, del decreto 124/2023:
- acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio.
- Acquisto di terreni il cui valore non può superare il 50% di quello complessivo dell’investimento agevolato.
- Stessa regola per l’acquisto, realizzazione o ampliamento di immobili strumentali.
Estenzione a Umbria e Marche
Ora, queste regole potranno essere applicate all’eventuale istituzione di ZLS in Umbria e Marche. Serve un DPCM, adottato su proposta del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, di concerto con l’Economia, le Infrastrutture e i trasporti e il ministro delle Imprese e del Made in Italy, da attuare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione.
Nel frattempo, sarà comunque possibile istituire anche queste nuove ZLS applicando, in quanto compatibili, le disposizioni relative alla procedura di istituzione delle Zone logistiche semplificate per le regioni più sviluppate, previste dal Dpcm 40/2024.