Concordato: soglie di accesso e calcolo sconti

di Anna Fabi

19 Giugno 2024 10:27

Criteri di calcolo per determinare la proposta di concordato preventivo biennale e soglie minime per ogni settore nel decreto del ministero dell'Economia.

La proposta di concordato preventivo biennale viene elaborata sulla base del reddito d’impresa o di lavoro autonomo ma anche di una serie di parametri, che vanno dall’andamento dell’economia in generale a quella degli specifici settori.

La metodologia di calcolo è contenuta nel decreto del Ministero delle Finanze del 14 giugno, che indica anche i minimi settoriali sotto i quali non viene formulata la proposta di concordato.

Come calcolare la propria proposta di concordato

In linea generale, si legge nel provvedimento, la proposta viene elaborata in base a due elementi:

  • reddito d’impresa o di lavoro autonomo rilevante ai fini delle imposte sui redditi, al netto dei redditi o quote di redditi relativi a partecipazioni;
  • valore della produzione netta rilevante ai fini IRAP, imposta regionale sulle attività produttive.

Con il software “Il tuo ISA 2024 CPB” si calcola la propria proposta di reddito per i periodi d’imposta 2024 e 2025 (di lavoro autonomo e d’impresa) ed il valore della produzione netta (rilevanti ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP). Per ricavare la base imponibile, bisogna utilizzare i dati degli ISA e gli altri dati richiesti ai fini del Concordato Preventivo Biennale.

  • Nel reddito da dichiarare, non vanno considerati: i valori di plusvalenze, minusvalenze e sopravvenienze, i redditi o le quote di redditi relativi a partecipazioni in società di persone e associazioni, gruppi di interesse economico (GEIE) o in società ed enti indicati nell’articolo 73 comma 1 del Tuir.
  • Nel valore della produzione netta,  non vanno considerati: i valori di plusvalenze, minusvalenze e sopravvenienze.

I redditi concordati e il valore della produzione netta da dichiarare nei periodi d’imposta 2024 e 2025 non possono comunque essere inferiori a 2mila euro.

Secondo quanto previsto dal provvedimento, inoltre, la proposta per il periodo di imposta 2024 tiene conto dei redditi dichiarati per il periodo di imposta 2023 e del 50% del maggiore reddito individuato con la metodologia di cui all’allegato 1 del decreto.

Metodologia di calcolo della prosposta

Partendo dal reddito 2023, il Fisco effettua i seguenti passaggi per determinare l’imponibile su cui far pagare le tasse per due anni.

  1. Misurazione dei singoli indicatori elementari di affidabilità e anomalia: la valutazione dell’affidabilità, nell’ambito dello specifico ISA, viene effettuata sulla base dei dati dichiarati nelle ultime otto annualità disponibili, tenendo conto delle dinamiche economiche del settore e delle modalità con cui imprese e autonomi realizzano la specifica attività; per i contribuenti con affidabilità massima non vengono definite maggiori componenti reddituali mentre per gli altri si utilizzano benchmark calcolati in base al rapporto tra valore aggiunto dichiarato e quello stimato dei contribuenti pienamente affidabili del settore;
  2. Valutazione dei risultati economici nella gestione operativa negli ultimi tre periodi di imposta, compresa quella oggetto di dichiarazione;
  3. Confronto con i valori settoriali di riferimento: viene definito un minimo per ogni settore di attività;
  4. Criterio formulazione base IRAP;
  5. Rivalutazione con proiezioni macroeconomiche per i periodi d’imposta 2024 e 2025.

Il calcolo è quindi complesso. Si può comunque dire che la proposta di concordato sarà più conveniente per i contribuenti con alta affidabilità fiscale.

CPB: valori minimi per ogni settore

I valori minimi per ogni settore, al di sotto del quale non può scendere a proposta di concordato, sono dettagliati nel Sub Allegato 1.B del decreto ministeriale.

A grandi linee, si tratta di valori compresi tra 15mila e 25mila euro.

  • Tra i più bassi: 11mila euro per pesca e acquacoltura, 13mila euro per i parrucchieri, 15mila euro per studi medici e laboratori di analisi cliniche, 16mila euro per le professioni dell’informatica, circa 17mila euro di tintorie e lavanderie e per servizi di pulizia e di cura e manutenzione delle aree verdi.
  • Tra i più alti, intorno ai 24mila euro, ci sono: noleggio di macchine e attrezzature per l’edilizia, 25mila per le costruzioni, 26mila euro per le farmacie, i servizi di trasloco e il trasporto merci su strada.