Il 16 dicembre segna la scadenza della seconda rata IMU 2024, un adempimento che coinvolge i possessori di seconde case e di prime abitazioni di lusso. Diversi Comuni hanno deliberato variazioni e aumenti, che incideranno quindi sui pagamenti relativi al saldo di fine anno, con il ricalcolo dell’importo dovuto ed il versamento maggiorato.
Stando ai dati delle delibere comunali presenti sul sito del Ministero delle Finanze, la seconda rata IMU di dicembre 2024 sarà caratterizzata da diversi rincari, che riguardano anche i fabbricati produttivi.
Aliquote IMU per il saldo di dicembre
I comuni che hanno aggiornato le aliquote, hanno redatto la delibera IMU annuale, utilizzando la piattaforma IMU del Portale del Federalismo Fiscale (lo prevede l’articolo 1, comma 757, della Legge 160/2019) entro il 28 ottobre.
Nei Comuni che non lo hanno fatto, si utilizzano anche a conguaglio le vecchie aliquote. Dal 2025, in base alla riforma IMU, senza delibera si utilizzeranno anche a saldo le aliquote IMU di base.
Intanto, per conoscere le aliquote IMU del proprio Comune, si può visitare il Portale del Dipartimento dell Finanze a questo link.
I rincari IMU di fine anno
Per quanto riguarda gli aumenti IMU, i Comuni che hanno deliberato rincari d’imposta sono diversi. Di seguito riportiamo qualche esempio.
A Mantova le aliquote passeranno da 0,96% a 1,06% per le aree fabbricabili e per i terreni agricoli, mentre a Belluno il rincaro sarà da 0,86% a 0,91% per i fabbricati del gruppo D, fatta eccezione per le banche, i supermercati e i fabbricati rurali. A Cuneo, invece, le aliquote aumentano da 0,7% a 0,8% per le seconde case date in affitto a canone concordato, passando invece da 0,71% a 0,81% per le aree fabbricabili.
A Sassari si passerà da 0,96% a 1,06% per i negozi, magazzini e laboratori, mentre per le pertinenze l’aumento sarà da 1,05% a 1,06%. A Taranto, infine, le aliquote IMU salgono da 0,4 a 0,5% per le abitazioni principali di lusso.