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Rapporto sulla parità di genere: proroga al 20 settembre 2024

di Anna Fabi

3 Luglio 2024 15:24

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Le imprese con almeno 50 dipendenti hanno tempo fino al 20 settembre per inviare il rapporto biennale sulla parità di genere: applicativo e modello online.

Prorogata la scadenza per la trasmissione al Ministero del Lavoro del Rapporto biennale sulla parità di genere in azienda: di norma le imprese devono inviare il documento sulla situazione del personale maschile e femminile entro il 30 aprile, ma quest’anno il termine era stato fissato pria al 15 luglio e poi posposto al 20 settembre.

Lo slittamento serve a concedere più tempo per adeguarsi alle novità introdotte con il decreto interministeriale del 3 giugno 2024 (articolo 4, comma 1).

Rapporto biennale sulla parità di genere: come funziona

Il documento da trasmettere è il “Rapporto biennale sulla situazione del personale maschile e femminile da parte delle aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti” previsto dal Codice delle Pari Opportunità.

Fino allo scorso biennio l’obbligo riguardava solo le imprese sopra i 100 dipendenti, ora invece riguarda quelle con almeno 50 dipendenti. La modifica è stata prevista dall’articolo 3 della legge 275 del 2021, intervenuta sull’articolo 46 del Codice delle Pari Opportunità (dlgs 198/2006).

L’attuale formulazione è la seguente:

Le aziende pubbliche e private che occupano oltre cinquanta dipendenti sono tenute a redigere un rapporto ogni due anni sulla situazione del personale maschile e femminile in ognuna delle professioni ed in relazione allo stato di assunzioni, della formazione, della promozione professionale, dei livelli, dei passaggi di categoria o di qualifica, di altri fenomeni di mobilità, dell’intervento della Cassa integrazione guadagni, dei licenziamenti, dei prepensionamenti e pensionamenti, della retribuzione effettivamente corrisposta.

La procedura e le tempistiche

L’applicativo è online nella sezione dedicata ai servizi del portale del Ministero del Lavoro (servizi.lavoro.gov.it), dove è presente il nuovo modello telematico per le aziende pubbliche e private che occupano più di 50 dipendenti. E da quest’anno è anche disponibile la funzionalità di upload di file in formato .xls dei dati richiesti.

Le imprese devono compilare il rapporto in modalità esclusivamente telematica, compilando il modello precompilato (raggiungibile dalla pagina servizi.lavoro.gov.it).

Al di là delle nuove funzionalità di precompilazione, restano valide le regole generali previste dal decreto del 29 marzo 2022 (Lavoro – Famiglia).

Le aziende che intendono partecipare a procedure pubbliche per le quali sia richiesta la presentazione del rapporto biennale potranno produrre copia di quello già presentato con riferimento al precedente biennio (2020/2021), integrando la documentazione con il rapporto per il biennio 2022/2023 entro il termine del 15 luglio.

Sanzioni per inadempienti

In caso di mancata trasmissione del rapporto entro 60 giorni dalla scadenza, scatta una sanzione amministrativa da 103 a euro 516 euro. Trascorsi 12 mesi, c’è anche la sospensione per un anno degli eventuali benefici contributivi in godimento dell’azienda.

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) verifica il contenuto dei rapporti e, in caso di incongruità o inadempienze, segnalano le aziende interessate, che rischiano multe fino a 5mila euro.