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Riforma Riscossione: cartelle in 100 rate e discarico dopo 5 anni

di Anna Fabi

7 Marzo 2024 10:24

Riforma Riscossione, in arrivo nuove agevolazioni per le somme a ruolo: dilazione di pagamenti in 100 rate e discarico automatico dopo 5 anni.

In arrivo un nuovo decreto legislativo di attuazione di misure previste dalla riforma fiscale, in questo caso legate alla riscossione. Le novità in arrivo sono importanti, a partire dalla rateazione delle cartelle di pagamento, che dall’attuale massimo d 72 rate si porta a quota 100/120.

Ma c’è anche una previsione di “discarico automatico” dei ruoli trascorsi 5 anni (leggi stralcio), con regole a parte per le cartelle degli enti locali affidate agli agenti della riscossione.

Rateazione cartelle: dilazione in 100-120 rate

La legge delega prevede che si arrivi ad una rateizzazione cartelle fino a 120 rate, ma bisogna al momento anche far quadrare i conti, per cui potrebbe trattarsi di un percorso a tappe. In una prima fase, dunque, si potrà pagare il debito a ruolo concordando con l’AdE (Agenzia delle Entrate – Riscossione) un piano di dilazione in 100 rate.

Al momento, è previsto invece che la rateizzazione delle cartelle di pagamento possa essere richiesta in presenza di una  situazione di obiettiva difficoltà economica, facendone domanda all’Agente della riscossione. Se l’importo delle somme a ruolo supera i 120mila euro, bisogna anche documentare la temporanea situazione di difficoltà.

Discarico automatico somme a ruolo

Il discarico automatico previsto dalla riforma fiscale dovrebbe tararsi su una cadenza temporale di 5 anni: ogni cinquennio, in pratica, si potrà intervenire sul magazzino dei ruoli.

Il discarico automatico è previsto al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento. Riguarda le quote non riscosse  dei debiti (con esclusione di quelle per le quali sono in corso procedure esecutive o concorsuali, accordi di ristrutturazione, transazioni fiscali o previdenziali, dilazioni di pagamento.

Resta la possibilità per l’ente creditore di riaffidare le somme discaricate se divengono noti nuovi elementi reddituali o patrimoniali.

Un decreto legislativo a parte regolerà i carichi affidati dagli enti locali.